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Verso aumento della no-tax area e meno Irap

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La soglia di esenzione Irpef ora ferma a 7500 euro potrebbe salire fino a 9500. Tagli difficili

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In pole position c'è anche una progressiva riduzione dell'Irap, l'imposta che pesa anche sui piccoli imprenditori. La riduzione Irpef, invece, scatterebbe solo dal gennaio 2005 e tra le novità prevedrebbe anche un aumento della soglia di esenzione, la cosiddetta no-tax area. Ora ferma a 7.000 euro per i pensionati e a 7.500 euro per i lavoratori dipendenti, potrebbe essere portata a 9.000-9.500 euro, rendendo di fatto liberi dall'Irpef tutti i contribuenti che guadagnano meno. Il piano del governo per la riduzione delle imposte è già in gran parte definito. L'appuntamento è ora politico, molto probabilmente per martedì, quando il Consiglio di Gabinetto riunirà le diverse componenti della maggioranza per un esame collegiale. L'ipotesi di un decreto, avanzata dal premier Berlusconi, dopo aver ottenuto il via libera da An riceve consensi anche dalla Lega. L'ok arriva dal ministro del Welfare Roberto Maroni che spiega anche le tre richieste del partito guidato da Umberto Bossi: la riduzione dell'Irap a partire dalle Pmi, il calo delle tasse per le famiglie attraverso il meccanismo del «quoziente familiare» e la trasformazione dei trasferimenti alle aziende in mutui a basso tasso. Il governo punta ad accelerare l'approvazione del piano che dovrà dare una «scossa» all'economia, rilanciando i consumi. Sul fronte dei tagli, e quindi anche su quello delle riduzioni fiscali, non è escluso che si possa intervenire già da quest'anno. A questo servirebbe il decreto legge che è appunto un provvedimento giustificato solo dall'urgenza. «Se riusciremo a smobilizzare subito delle risorse - afferma il ministro Maroni - si interverrà con un decreto legge e i tagli si vedranno già da quest'anno, altrimenti decideremo per un provvedimento non immediato». Sul piatto ci sono i tagli per un punto di Pil che dovrebbero però servire ad una equivalente riduzione fiscale. Sul tavolo c'è l'ipotesi dell'introduzione da subito delle due aliquote del 23 e 33%, ma non mancano altre due alternative: la prima prevede il rinvio dell'aliquota del 33% per una al 35-37%, soluzione più prudente per le casse dello Stato. L' altra prevede una curva Irpef a tre aliquote: 23, 33 e 39%. Sicuro sembra comunque un ampliamento della soglia di esenzione. «Sulla no tax area - ha detto il sottosegretario al Tesoro, Gianluigi Magri - ci sono in campo diverse simulazioni. Dobbiamo tagliare da una parte e aggiungere da un'altra. Se arriveremo a 9.000-9.500 euro lo decideremo anche in base ad altre manovre che devono far quadrare i conti». Un altro meccanismo sul quale agire per ridurre o meno l' impatto sui conti pubblici è l'ampiezza degli scaglioni. Il primo, quello al 23%, potrebbe fermarsi attorno ai 60 milioni. E di lì partirebbe quello al 33%. «Per rilanciare i consumi - afferma Magri - dobbiamo tenere più alto possibile lo scaglione. L'ideale sarebbe qualcosa attorno ai 60 mila però dovremo verosimilmente stare un pò più bassi». Non è così esclusa l'ipotesi di una aliquota del 33% che inizi attorno ai 30-40.000 euro. Un altro dei fronti di intervento riguarda invece l'Irap. E potrebbe scattare da subito. Sull'Irap «stiamo cercando di arrivare progressivamente ad una abolizione alla fine del 2005». Del resto è questa una richiesta che arriva anche da diverse forze della maggioranza. Ne aveva parlato il vice-premier Gianfranco Fini e rimane anche tra le priorità della Lega. «La Lega - ha detto il ministro Maroni - ha già presentato la propria proposta indicando due aree prioritarie su cui intervenire: la riduzione dell'Irap a partire dalle Pmi e interventi a sostegno della famiglia con l'introduzione del quoziente familiare». Sul fronte dei tagli, poi, il «carroccio» pensa che «si debba intervenire sui contributi a fondo perduto per le imprese trasformandoli in finanziamenti agevolati». La richiesta di rivedere «il sistema di incentivi alle imprese» arriva anche dalla Confcommercio. «È da tempo - ha detto Sergio Billè - che noi chiediam

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