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Melfi, la Fiat ha proposto un aumento del 5 per cento

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Il confronto, iniziato nel pomeriggio, dopo circa cinque ore è stato sospeso quando si è affrontato il tema dei salari. La discussione è poi ripresa in serata, ma la Cgil ha già annunciato la prosecuzione dello sciopero per almeno altre otto ore. La direzione della Fiat avrebbe proposto un aumento del 5% dal 2005, mentre i sindacati hanno invece richiesto la perequazione rispetto agli altri stabilimenti. Le maestranze di Melfi percepiscono circa 150 euro in meno al mese ma forniscono anche prestazioni di lavoro più consistenti soprattutto in relazione ai turni notturni. La Fiom-Cgil punta a un negoziato no-stop da risolversi positivamente nel giro di qualche giorno. Il confronto cominciato ieri è particolarmente delicato perché fra i tre sindacati confederali non c'è accordo ed è stato possibile solo grazie a un riavvicinamento fra le sigle, finora divise sul metodo con cui affrontare la vertenza anche se concordi sul merito delle questioni, avutosi nelle ultime ore. Intanto, uno sciopero di otto ore su ogni turno è stato proclamato per la giornata di oggi dall'organizzazione Slai-Cobas nello stabilimento Fiat di Pomigliano alle porte di Napoli. L'agitazione è stata organizzata per protestare contro le condizioni di lavoro in fabbrica e per la situazione degli operai di Melfi. A Pomigliano lavorano 4.600 dipendenti (altri 3000 circa sono impegnati nelle attività dell'indotto): si producono i modelli Alfa 147, 156 Gta, Sportwagon Gta, Gt Punto.

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