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Elezioni: guerra tra RaiUno e RaiDue Alle sinistre il doppio dei programmi

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E la presentazione è stata rimandata a lunedì prossimo. Non solo perché «non è stato ancora definito il quadro degli aventi diritto a partecipare» (come dice l'azienda) ma perché a viale Mazzini non si sa bene come risolvere una serie di problemi. Prima di tutto l'insieme delle trasmissioni della Tsp (che per la prima volta saranno in sistema digitale, quindi interattive), potrebbero andare in onda tutte su RaiDue, ma in prossimità delle elezioni prenderebbero troppo spazio, che però nella collocazione 22-23,30 ne trarrebbe vantaggio, oppure divise su RaiUno e RaiDue, anche se a RaiUno pare non le accoglierebbero con grande entusiasmo. Insomma, tutto da decidere, anche perché non è completo l'elenco delle conferenze stampa dei leader ammessi. Dalle prime stime degli aventi diritto risulta un dato sorprendente: le conferenze dei leader della maggioranza dovrebbero essere la metà di quelle dei leader dell'opposizione. Questo perché la Vigilanza ha stabilito spazi uguali per tutti i partiti, anche piccolissimi, e la sinistra è frantumata in tanti soggetti politici. Così potremmo avere sei programmi per la Cdl e 12 per l'Ulivo e i suoi fratelli. Intanto oggi il CdA Rai approverà il bilancio positivo del 2003: l'attivo è di 24,7 milioni di euro. Nel 2002 era stato di 5 milioni di euro. Questi risultati sono stati raggiunti dal dg Cattaneo con un abbattimento dell'indebitamento finanziario e un recupero della leadershipi. La Rai di Cattaneo ha ottenuto un bilancio migliore sia dell'amministrazione Saccà che di quella precedente.

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