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Così il nostro impegno nella zona di Nassiriya

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Si tratta di circa un terzo degli uomini attualmente impegnati in operazioni militari all'estero (9.244). Agli italiani è affidata la provincia di Dhi Qar (quella di Nassiriya), regione meridionale del Paese posta sotto il comando inglese. Obiettivi - La missione del contingente militare nazionale è di garantire la cornice di sicurezza essenziale per consentire l'arrivo degli aiuti e di contribuire con capacità specifiche alle attività di intervento più urgente nel ripristino delle infrastrutture e dei servizi essenziali. In questo quadro i compiti sono: creazione e mantenimento di un ambiente sicuro; concorso all'ordine pubblico e polizia militare; supporto alle attività di sminamento; rilevazioni biologiche e chimiche; assistenza sanitaria; gestione aeroportuale attività dell'Orha (Office of Riabilitation and Humanitarian Assistance); ripristino di infrastrutture pubbliche essenziali. Si tratta di operazioni di profilo essenzialmente protettivo e di sicurezza, condotte con attività di ricognizione e sorveglianza, di protezione e sicurezza, di stabilizzazione ed assistenza. Le regole d'ingaggio - Sono comuni e concordate con tutti i contingenti della coalizione. Prevedono l'uso della forza minima necessaria e proporzionale all'offesa. La forza va esercitata al livello più basso possibile, in funzione delle circostanze ed in misura proporzionale alla situazione, nel rispetto del diritto internazionale, nonché delle leggi e regolamenti nazionali. In particolare, esso deve assicurare, nel modo più efficace, la tutela e la sicurezza del personale. Le forze in campo - Il comandante dei militari italiani è il generale Francesco paolo Spagnuolo, mentre il generale Gian Marco Chiarini guida l'Italian joint task force. La componente dell'esercito è costituita sulla base della Brigata corazzata Ariete, con sede presso Nassiriya. Comprende anche una componente elicotteristica con velivoli CH-47 e Ab-412, nonché una componente cinofila per l'individuazione degli esplosivi. La Marina Militare è presente con un'aliquota di forze speciali del Gruppo operativo incursori di Comsubin e 130 uomini del Reggimento San Marco. L'Aeronautica militare ha costituito il sesto Reparto operativo autonomo di Tallil, cui la forza armata contribuisce con circa 220 uomini e con 3 elicotteri HH-3F. In quest'ambito operano anche gli elicotteri dell' esercito. Infine, i carabinieri hanno costituito un'unità Msu (Multinational Specialized Unit), in cui sono inserite componenti di altri Paesi. I costi - Dall'1 luglio al 31 dicembre 2003 sono stati stanziati 225,5 milioni di euro per 3.014 uomini. Dall'1 gennaio al 30 giugno 2004 sono previsti 207,9 milioni di euro per 2.714 uomini.

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