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Il Cavaliere si conferma Paperone del Parlamento

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Con il suo reddito imponibile di 12.731.041 euro, il premier sbaraglia deputati e senatori di maggioranza e opposizione: è lui, ancora una volta, il più ricco di tutti. Sfogliando le dichiarazioni dei redditi presentate l'anno scorso dai parlamentari, consultabili da ieri negli uffici della Camera e del Senato, si scopre che i milionari del Parlamento sono sei: ma tra il primo (Berlusconi) e il secondo (l'avvocato e senatore di An Giuseppe Consolo) ci sono dieci milioni di euro di differenza: il senatore di Alleanza nazionale si è dovuto accontentare di un imponibile di 2.499.605 euro. Però Consolo, nel 2002, ha ereditato dal padre alcuni terreni a Messina, una casa all'Argentario e un'altra a Vico Equense. Gli altri quattro milionari sono Eugenio Viale, deputato di Forza Italia e «patron» dell'industria dolciaria Bistefani (1.815.938), Marcello Dell'Utri (1.424.209), il deputato dell'Udeur e avvocato civilista Lorenzo Acquarone (1.176.171) e l'avvocato Niccolò Ghedini (1.140.100), anch'egli di Forza Italia. Scorrendo la lista dei parlamentari con la dichiarazione dei redditi più «pesanti», salta agli occhi la presenza di molti uomini di fiducia del premier: oltre Marcello Dell'Utri e Niccolò Ghedini, tra i dieci parlamentari più ricchi ci sono anche Cesare Previti (996.943) e Gaetano Pecorella (795.058). E i parlamentari più sfortunati? Non esistono. Il più povero è in realtà un beneficiario delle leggi fiscali. Si tratta di un deputato di Forza Italia, Pierantonio Zanettin: è un avvocato vicentino che ha dichiarato solo 6.219 euro. Il fatto è che nel 2002 ha comprato lo studio dove esercita la professione e ha usufruito di una detassazione di 235 mila euro grazie alla legge Tremonti bis sugli utili reinvestiti. Povero per modo di dire anche il senatore di An Stefano Morselli, che ha dichiarato un imponibile di 40.814 euro: il suo reddito così basso si spiega con il fatto che è arrivato in Parlamento da poco, in seguito a un ricorso elettorale, e dunque non ha goduto del trattamento economico degli altri parlamentari. Comunque, Morselli risulta essere amministratore delegato di tre società e proprietario di una Jaguar, acquistata nel 2002. Relativamente modesto anche il reddito di un altro subentrante, Ettore Rosato (Margherita), con 46.408 euro: però è arrivato a Montecitorio solo nell'ottobre del 2003, e nel 2002 era ancora impiegato. Tra i presidenti di Camera e Senato, Marcello Pera ha guadagnato qualcosa in più di Pier Ferdinando Casini.

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