Il 93% sotto quota trenta mila

000euro: e in Italia a denunciare un reddito più alto è lo 0,46% dei contribuenti. È quanto si evince dalle ultime statistiche ufficiali rese note dal ministero dell'Economia, che analizzano nel dettaglio le dichiarazioni dei redditi Unico 99. Le cifre dunque confermano quanto detto dal premier Silvio Berlusconi, secondo il quale la maggior parte dei cittadini, con la riforma dell'Irpef a regime, pagherà le tasse con l'aliquota al 23%. Dalle statistiche risulta anche che la quasi totalità dei contribuenti italiani, il 93%, non supera i 30.000 euro di reddito; il 10% dei redditi complessivi dichiarati è detenuto dall'1,2% dei contribuenti. Il 18% dell'Irpef complessiva è corrisposta da poco più dell'1% dei contribuenti (che ha redditi superiori ai 70.000 euro annui), mentre il 41% dell'imposta sui redditi delle persone fisiche è versata dal 7% dei contribuenti. La classe più numerosa, che conta circa 3 milioni e mezzo di contribuenti è la fascia di reddito che va dai 13.000 ai 15.500 euro. Su 31 milioni di dichiarazioni Unico persone fisiche, 143.991 (lo 0,46%) riguardano persone con un reddito superiore ai 100.000 euro. I «paperonI» d'Italia comunque sono oltre 13.000 e guadagnano oltre 550 milioni di lire, quasi 300.000 euro.