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Tiro incrociato su Castelli «saltellante»

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Il ministro leghista «patetico» per l'Udc, «pagliaccio» per Storace, «grottesco» per Veltroni

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Così dopo aver saltato, ha ricevuto critiche da ogni parte politica meno, ovviamente, la sua, e anche una querela. Il primo a criticare è stato il leader dell'Udc Marco Follini che, premettendo di stimare il Guardasigilli, ha proseguito: «Credo sia patetico quando saltella». E mentre Castelli rispondeva «più patetico e preoccupante è l'atteggiamento di chi non perde occasione per allinearsi prontamente e acriticamente con la sinistra e attaccare i ministri del governo Berlusconi, pur avendo preso i voti della Casa delle libertà», è arrivata la bordata del presidente della regione Lazio, Francesco Storace: «Il ministro Castelli saltellando ci vuole convincere di non essere italiano. io penso che nemmeno se fa mille capriole ci convincerà di non essere un pagliaccio perché ieri ha fatto una cosa veramente grave e lo voglio dire con tutta la fermezza necessaria». Castelli ha risposto anche a Storace dicendo che «si comporta veramente da maleducato. Mi dispiace per lui». Storace ha controrisposto: «Ha ragione il ministro Castelli: sono un maleducato. Sono pronto a chiedergli scusa un minuto dopo che avrà chiesto scusa agli italiani». Poi è partito l'attacco del sindaco di Roma Veltroni: «Quello messo in scena da qualche centinaio di sedicenti "giovani padani" è stato uno spettacolo triste e ridicolo. Ma ha toccato le vette del grottesco quando si è visto il ministro della Giustizia Castelli mettersi a saltellare al grido di "chi non salta italiano è"». E Castelli ha ribattuto: «I giovani padani hanno manifestato civilmente, senza lasciare a terra nemmeno un pezzo di carta. In compenso il sindaco di Roma non può nascondere di avere avuto in giunta uno sprangatore». Intanto, sempre dall'Udc, il capogruppo alla Camera Luca Volonté ha confermato: «Castelli patetico». Anche la Margherita si fa sentire. Agazio Loiero vicepresidente del gruppo alla Camera dice: «La Lega non è, e non vuole essere, una forza di governo all'interno di un ordinamento unitario». Il ministro leghista riceve critiche anche dai senatori Bevilacqua e Bonatesta di An, e termina la sua giornata litigando durante la registrazione di Telecamere col leader del Pdci Diliberto al quale ha detto: «Meglio saltare con i giovani padani che mandare in giro la gente a sprangare come fai tu». Diliberto lo ha querelato. D. T.

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