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«INSIEME ce la faremo, se ci dividiamo aiutiamo solo il terrorismo».

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Attacca chi è stato assente e attacca anche chi cerca polemiche sempre più sterili. Assessore, che cosa pensa del fatto che alcune forze politiche hanno scelto di non partecipare alla manifestazione contro il terrorismo? «Penso che l'appuntamento di oggi (ieri, ndr) è molto importante. Non solo per la Spagna, ma per tutti i Paesi». E perché? «Perché è il modo migliore per dimostrarsi uniti contro il terrorismo, che è un pericolo per tutti. Ecco, questo è il punto più importante, dobbiamo stare uniti. Capisco che c'è chi intende in maniera diversa la battaglia, ma il punto centrale è non dividersi». Insomma, non le ha fatto piacere vedere che c'è chi non è venuto alla manifestazione di oggi? «Ripeto, dobbiamo essere uniti. Tutti quelli che sono democratici devono stare assieme. Se ci si divide il risultato è uno solo: se ne avvantaggia il terrorismo». Andrà alla manifestazione di sabato (domani per chi legge) per il ritiro delle truppe in Iraq? «Ho ricevuto solo l'invito dall'Anci. E posso dire di aver avvertito con grande soddisfazione la vicinanza del popolo italiano e in particolare dei Comuni». Lei pensa che sia possibile un'unità di tutte le forze politiche contro il terrorismo? «Certo, mi auguro di sì. Bisogna che tutti i democratici restino uniti». È d'accordo con Zapatero che annuncia il ritiro delle truppe spagnole se non interverrà in Iraq l'Onu? «Zapatero è stato eletto dal paese. Noi siamo del Partito Popolare e siamo pronti a sostenerlo in tutte le azioni che egli riterrà legittime per combattere il terrorismo. Adesso il nostro Paese non può indebolirsi con le dispute politiche. Adesso, come ho detto, la cosa più importante è che restiamo uniti. Tutti uniti». F. D. O.

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