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Via libera al decreto salva-allevatori

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Ora passa al Senato che potrà convertirlo in legge entro il 28 marzo. L'iter del provvedimento era stato «congelato» il 3 marzo scorso per problemi di copertura generati dalla sospensione dei contributi previdenziali dovuti dagli imprenditori agricoli che vantano crediti nei confronti del gruppo di Collecchio e dalla norma che incrementava la dotazione per il corpo forestale dello Stato da 5 a 9,5 milioni di euro. L'approvazione del decreto ha avuto un esordio burrascoso. Il governo è stato infatti battuto in Aula su un emendamento del leghista Vascon. È passata una modifica che ha soppresso il comma 2 dell'articolo 1. Governo e commissione avevano dato parere negativo all'emendamento. Per due volte in mattinata il governo è caduto su un emendamento presentato dalla Lega. L'emendamento approvato ha soppresso quella parte dell'articolato che esplicitava la possibilità per il Corpo forestale dello Stato di essere utilizzato in compiti di scorta. Alessandro Cè ha duramente attaccato il ministro Alemanno e An.

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