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Parmalat Sala indica pista del tesoro

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È attorno a questo «triangolo», che potrebbe aprire nuove piste investigative, che i magistrati milanesi stanno «lavorando» per cercare di individuare quali legami siano stati tessuti attorno a posizioni che, finora, potevano anche presentarsi distinte ma che, dopo le lunghe dichiarazioni rese «in notturna» dall'ex dirigente della banca americana, sembrano intrecciarsi. Per ora sul «tavolo» non ci sono che indiscrezioni. Luca Sala, l'ex responsabile del corporate banking della sede milanese di una delle maggiori banche americane, divenuto improvvisamente consulente di Collecchio nella primavera dello scorso anno, per due serate di seguito ha risposto per ore alle domande dei pm. Per l'occasione tutti e tre i magistrati milanesi hanno partecipato all'interrogatorio come ben poche volte hanno fatto, e solo in occasioni decisive. Di certo Luca Sala ha cambiato «linea». Se la sua posizione, fino all'altro giorno, veniva presentata come marginale, adesso la situazione è diversa. Causa di un conto acceso presso una Banca dei Grigioni in Svizzera, sequestrato dalle autorità locali su richiesta dei magistrati italiani.

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