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«Così si conferma l'uso politico dei processi»

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È quanto sostiene il coordinatore nazionale di Forza italia Sandro Bondi, secondo il quale «ciò è tanto più grave in quanto la relazione del presidente Bruti Liberati si è svolta alla presenza del capo dello Stato proprio all'indomani del suo giusto richiamo al rispetto delle regole fondamentali di un confronto civile e ad abbassare i toni dello scontro». Anche per Renato Schifani, i magistrati sono legati a doppio filo alla politica e lo dimostra «il messaggio di Fassino al Presidente dell'Anm Bruti Liberati» che, secondo il presidente dei senatori di Forza Italia, «è la prova provata di come al stragrande maggioranza della magistratura sia legata a filo doppio con la sinistra». «Un vero e proprio rapporto organico, ormai sotto gli occhi di tutti gli italiani. Una situazione grave, che mette a repentaglio - ha concluso Schifani - l'equilibrio tra i poteri dello Stato e che rischia di fare dell'Italia un paese a democrazia limitata». La presidente del sindacato dei magistrati, dal canto suo, Elisabetta Alberti Casellati, vicepresidente vicario dei senatori di Fi, dice: «Bruti Liberati stia tranquillo: nessuno vuole minare l'indipendenza della magistratura». «Ciò che ci riesce difficile accettare - aggiunge la Casellati - sono quelli che lo stesso presidente dell'Anm definisce eccessi, errori o protagonisti di taluni giudici e Pm. Tanto più gravi quando sono dettati dall'appartenenza a movimenti e gruppi politici ben definiti. D'altronde - prosegue ancora - basta leggere sui giornali le possibili candidature del centrosinistra alle Europee, per notare che spesso vi figurano magistrati da sempre schierati. È più che legittimo pensare che in passato vi sia stato da parte loro un uso politico della giustizia».

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