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Tonna scoperchia i «santuari» di Malta

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Lo si apprende da fonti legali che però hanno sottolineato che non sono stati invece affrontati, a quanto pare, il tema dei codici e dei file relativi alle società e alle persone beneficiare di distrazioni. Il lavoro su questo fronte sarà effettuato nei prossimi giorni. Oggi è probabile un nuovo round sempre per ricostruire la storia di PCF Malta. Tonna, prima di recarsi a Collecchio, avrebbe incontrato la moglie in carcere. A Milano invece va avanti l'azione del commissario straordinario Enrico Bondi, il quale ha chiesto alle banche l'erogazione di un prestito da 150 milioni di euro nel più breve tempo possibile, al massimo entro la prossima settimana, con l'obiettivo di sbloccare prima di tutto le attività di alcune controllate estere. È uno dei punti trattati nel corso dell'incontro che il commissario straordinario di Parmalat ha avuto in Mediobanca con una ventina di istituti di credito contattati per strutturare l'operazione. La risposta, a quanto si apprende, sarebbe stata di apertura, anche se restano da definire le quote di partecipazione al prestito delle singole banche. Il commissario, secondo quanto si è appreso, illustrando la bozza del rapporto finale dei revisori della PriceWaterhouseCooper avrebbe lasciato intravedere, pur essendo il momento particolarmente pesante, dei segnali positivi. Soprattutto gli istituti minori, però, avrebbero espresso anche alcune perplessità sulle modalità di funzionamento dell'operazione. Un altro degli argomenti affrontati è stato quello relativo alla costituzione del comitato creditori, un organo collegiale capace di rappresentare gli interessi di banche e possessori di bond. «Si sono fatti passi avanti, con la semplificazione del numero di soggetti in gioco - ha affermato uno dei partecipanti all'incontro - ma resta ancora da raggiungere una posizione unitaria anche con gli istituti esteri come Citigroup e i rappresentanti dei "bond-holders"».

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