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Risparmio, arriva il garante per i truffati Buttiglione: pene più severe. La Banca d'Italia non sarà privata degli immobili

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Sarà istituita - ha spiegato il ministro per le Politiche Agricole, Rocco Buttiglione - la figura del Garante per i truffati, mentre i truffatori saranno colpiti da pene più severe. Secondo le anticipazioni già emerse nei giorni scorsi, si potrebbe arrivare fino alla reclusione, da un minimo di tre ad un massimo di 12 anni. «Quello che è avvenuto ai danni dei risparmiatori è gravissimo e già nel prossimo Consiglio dei ministri predisporremo una reazione molto severa dello Stato», ha annunciato il ministro centrista. Il vicepresidente del consiglio, Gianfranco Fini ha ribadito che la tutela del risparmio è una delle priorità della seconda parte della legislatura. «Dopo i casi Cirio e Parmalat la tutela dei risparmiatori è ancora più doverosa». «Abbiamo chiesto, e ne stiamo valutando la fattibilità, di anticipare, attraverso un decreto, alcune norme che il ministro Tremonti già prevede nel disegno di legge di riordino di tutto l'assetto istituzionale preposto alla tutela del risparmio». Il nuovo Garante a tutela dei cittadini dovrà convocare al tavolo, ha detto Buttiglione, «banche e danneggiati per vedere di trattare una composizione sulla base del principio di bona fides. I piccoli risparmiatori non hanno la possibilità di valutare il rischio quando la banca li consiglia». Secondo Buttiglione è ragionevole pensare che alcune competenze di antitrust restino a Bankitalia. Va anche rafforzata - ha aggiunto - l'indipendenza della nuova Autorità rispetto al potere politico modificando le norme per la nomina dei commissari. Il punto di partenza - ha spiegato ancora il ministro - è quello di innalzare il quorum e magari anche quello di spostare in sede di commissione la votazione: «Sarebbe bene tenerli un filo più giù dei giudici costituzionali». Intanto il sottosegretario all'Economia, Teresa Armosino, ha escluso che esista un rischio di una cartolarizzazione degli immobili di Bankitalia che con il progetto di riforma dovrebbero essere trasferiti alla nuova Authority sul risparmio. «Non c'è un rischio di cartolarizzazione, non ne ho mai sentito parlare», ha detto spiegando che nel testo è scritto che si tratta di beni funzionali ai nuovi compiti dell'Autorità, cosa diversa, dunque, dalla cartolarizzazione.

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