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L'Ulivo strepita: «È al delirio»

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Per il leader dei Ds, Piero Fassino, «siamo al delirio, quelli di Berlusconi sono giudizi deliranti». «Dietro il lifting niente», gli fa eco Vannino Chiti. «Il Premier - aggiunge il coordinatore della segreteria Ds - parla di un mondo e di un'Italia che non c'è». Anche secondo il responsabile economico della Quercia, Pierluigi Bersani, Berlusconi «ci consegna l'immagine di un leader che produce odio e macerie e che non costruisce nulla di reale per il paese». Per il leader della Margherita Francesco Rutelli, i toni scelti dal premier «sono solo da campagna elettorale, di nuovo promesse, di nuovo parole». «Tutto questo - prosegue Rutelli - mentre Berlusconi ha oggi più potere di quanto ne abbia mai avuto chiunque in Italia. Ma allora lo eserciti: non per fare nuove promesse ma per risolvere almeno alcuni dei gravi problemi degli italiani. Penso al potere di acquisto delle famiglie, che sempre più non arrivano alla fine del mese, ai temi sociali e alle riforme da portare davvero a conclusione». D'accordo Mastella e Rizzo nel definire quella di stamane «una pagliacciata solo elettorale». «Stamane - osserva il leader dell'Udeur - niente di nuovo. Ho ascoltato un discorso deludente, solo celebrativo e ricco di slogan, che è servito a Berlusconi per aprire ufficialmente la campagna elettorale di Forza Italia». «Il Paese reale - aggiunge Marco Rizzo - è peggiorato, i salari sono divorati dall'inflazione, il lavoro è sempre più precario e quello che resta dello stato sociale sta per essere smantellato. Oggi Forza Italia ha lanciato solo cortine fumogene». «Per quanto riguarda i comunisti - sottolinea l'esponente del Pdci - ci sono sempre da ricordare 50 anni di lotte per la libertà, la democrazia e lo sviluppo dell'Italia. Grazie allo sforzo e all'impegno del Pci oggi anche questo governo può esprimere le sue sciocchezze».

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