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«Il fai da te è molto rischioso»

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Spaventa del resto era il più atteso dal «popolo» della Popolare di Milano, «gente - commenta un frequentatore della sale di Piazza Meda - che rappresenta l' operosa middle-class cittadina» e che «non si tira indietro» quanto a capacità di risparmiare «e di collocare». Ed infatti i risparmiatori aspettavano proprio cosa dicesse l' ex presidente della Consob. Spaventa non si è tirato indietro. Presentando la scaletta del suo intervento sui «problemi di struttura e alle prospettive dell' economia italiana» si è lasciato lo spazio per «qualche parola di conclusione». «Pare si siano decisi - ha detto, nelle parole di conclusione, Spaventa riferito all' orientamento del governo sul rafforzamento dei poteri della Consob sulle sanzioni - a varare misure di sostanza che sono quelle che io preferisco rispetto al ridisegno della vigilanza che è meglio evitare fare in fretta per evitare cose abborracciate». Ma presidente perchè non è intervenuto nella vicenda del bond che Parmalat ha lanciato nel febbraio del 2003? Gli ha domandato seccamente, nel successivo dibattito, un risparmiatore. «Non era soggetto a controllo della Consob e non era soggetto a prospetto informativo. Punto» ha replicato seccato Spaventa gelando l' uditorio. Poi, nonostante la gelida conclusione, intorno ai tavoli del buffet della colazione l' ex presidente della Consob si è, invece, fatto avvicinare, durante la colazione, da diversi risparmiatori con i quali ha scambiato opinioni e non ha mancato di dare consigli: «il risparmio gestito è rimasto immune». «I risparmiatori fai da te agiranno ora con maggiore circospezione e riscopriranno i titoli di Stato», ha detto l' ex presidente della Consob. «Ma - ha concluso - ci sono azionisti e obbligazionisti italiani che hanno tutte le ragione di lamentarsi».

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