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di GIANNI DI CAPUA AGLI arresti domiciliari.

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Questo subito dopo le perquisizioni eseguite dai militari della Guardia di Finanza in tutte le cinque sedi dell'azienda. Le accuse per i principali protagonisti (altri cinque tra amministratori e sindaci di Finmatica sono indagati) sono quelle, comuni alle altre persone iscritte nel registro degli indagati, di aggiotaggio, false comunicazioni sociali e ostacolo alla vigilanza. Non è bastato che Crudele e Bottari rimettessero le deleghe perché, per il gip Lorenzo Benini, rimanendo nel cda, erano comunque rimasti a contatto con la struttura amministrativa, costituita da persone di loro fiducia. I vertici di Finmatica avrebbero, inoltre, disinformato sistematicamente il mercato, creando una fiducia in un gruppo sulla cui solidità finanziaria ora cominciano a nascere dei dubbi, mentre sarebbe anche avvenuta un'alterazione della rappresentazione patrimoniale e finanziaria. Ci sarebbe stata anche l'intenzione di ingannare il pubblico, in vista dell'emissione di quel bond di 55 milioni di euro, poi ritirato. Così furono tratti in errore i destinatari delle informazioni sul bilancio. Sospette, nella ricostruzione del pm avallata dal gip, le poste di bilancio relative alla partecipazione nella controllata Intesis spa che, invece, aveva un patrimonio netto negativo e Finmatica, nei confronti di Intesis, vantava un notevole credito. La controllata, tra l'altro, nella ricostruzione del pm Silvia Bonardi, aveva ceduto le licenze software ad una società estera del gruppo, così come avevano fatto altre controllate di Finmatica. C'è poi il capitolo del presunto aggiotaggio e, in questo caso, le notizie diffuse con i comunicati del 9 e del 13 gennaio sarebbero state fuorvianti riguardo al capitale di cui Finmatica disponeva alla fine di settembre. Questo provocò un'alterazione sensibile delle azioni che ebbero pesanti oscillazioni. A questo si aggiunge l'accusa di aver nascosto in modo fraudolento i dati riguardanti al situazione finanziaria che, invece, dovevano esseri comunicati. I legali di Fabio Bottari, 37 anni, laureato in economia e commercio, hanno espresso la loro amarezza per l'arresto ma per loro «rimane la serenità derivante dalla consapevolezza di poter chiarire sotto gli aspetti tecnici le contestazioni». Nei prossimi giorni Pierluigi Crudele, che potrebbe giungere nel capoluogo lombardo già oggi, e Bottari saranno interrogati dal gip. La Guardia di Finanza ha già sequestrato i contratti di capitalizzazione intestati a Finmatica per 20 milioni di euro in una filiale di generali Vita a Modigliano Veneto, in provincia di Vicenza. All'esame, infatti, c'e anche la liquidità contenuta nel fondo Generali Vita Geval Euro. Si continua a indagare anche sulle operazioni immobiliari del gruppo.

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