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LA PROPOSTA del premier, Berlusconi, di cambiare il sistema elettorale non convince.

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Sulla stessa linea il ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno. «La verifica si chiuderà la prossima settimana - ha spiegato - ma per An le priorità non sono le riforme delle leggi elettorali bensì la questione economico-sociale» da affrontare per promuovere lo sviluppo del Paese. Reazioni anche dall'opposizione. Per Oliviero Diliberto, segretario del Pdci, l'ipotesi di riforma della legge elettorale rilanciata dal premier «è una minaccia ai suoi alleati. Comunque, a seconda di come viene proposta la discuteremo». Anche Bobo Craxi ha ribadito di essere contrario alle modifiche delle leggi elettorali, ancor di più con le europee e le amministrative ormai alle porte. «Berlusconi vuole cambiare le regole del gioco, ovvero il sistema elettorale, perché il gioco non gli riesce e il governo è in una evidente situazione di caos» ha detto il capogruppo dello Sdi alla Camera, Ugo Intini. Per Dario Franceschini (Margherita) «la legge elettorale si cambia solo se c'è un'intesa tra maggioranza e opposizione».

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