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RIPRENDE quota la lista unica.

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Il partito di Casini (che però è ancora in viaggio in Sudamerica), per bocca di Marco Follini, si era messo di traverso due giorni fa e aveva ricordato di non volerne sapere del progetto. Insomma, il percorso all'interno della Casa delle Libertà sembra sempre in salita. Anche se qualcosa di nuovo si intravede. Infatti, Forza Italia ha avviato una serie di incontri con gli alleati. Si tratta di mini riunioni in vista della generale verifica di governo. Il coordinatore degli azzurri Sandro Bondi e il suo vice Fabrizio Cicchitto hanno visto ieri il numero due di Alleanza nazionale Ignazio La Russa. Un pranzo informale al centro, in una nota enoteca a due passi da Montecitorio. Tre quarti d'ora per focalizzare tutte le possibili soluzioni. E nel corso del meeting da La Russa sarebbe arrivata, assicurano fonti di Forza Italia, posizioni meno intransigenti sulla lista unitaria. In pratica, il coordinatore del partito di Fini avrebbe fatto un discorso molto semplice: «Risolvete prima i problemi con l'Udc e poi ne riparliamo». Senza, dunque, chiudere la porta in faccia. Anche se La Russa ha sostanzialmente ribaltato la posizione espressa da Berlusconi che, nella conferenza stampa di fine anno, aveva detto: gli alleati ci facciano una proposta e poi vediamo. Nel frattempo nelle fila di An cominciano a serpeggiare malumori. O meglio, timori. Timori che le tensioni interne, gli strappi, i fuoriusciti (a cominciare da Alessandra Mussolini) si facciano sentire nell'urna. Insomma, per dirla con una data sta tornando la paura del 1999, quando An, siglando un accordo con Mario Segni, si presentò proprio alle scorse elezioni europee con una lista di sfondamento al centro in aperta sfida con Forza Italia. Il simbolo era l'Elefantino. Il risultato fu una drammatica battuta d'arresto che fece scendere An al 10,6%. Stavolta a via della Scrofa c'è chi metterebbe la firma per un risultato a due cifre (prima della virgola). A far tremare gli alleati è anche la campagna elettorale a tutta forza che sta preparando Silvio Berlusconi. Come nelle elezioni continentali di cinque anni anni, il Cavaliere è pronto a mettere in campo tutte le sue energie per puntare, come avvenne nel '99, al rilancio suo personale e di Forza Italia. F. D. O.

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