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di STEFANIA MORDEGLIA IL MINISTRO della Giustizia, Roberto Castelli, appoggia il pg ...

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«Bisogna però - aggiunge - che anche la magistratura rispetti la politica». Per il Guardasigilli la relazione di Favara non contiene pesanti accuse sulla crisi della giustizia e, per la prima volta, fa intravedere «alcune luci», in particolare rispetto ai miglioramenti nel campo dei processi civili. Castelli ha aggiunto: «Anche stamattina (ieri per chi legge, ndr) su "L'Unità" potete vedere un magistrato che insulta il ministro. E allora credo che ci voglia rispetto reciproco. Io non solo non ho mai insultato nessun magistrato, ma non ho mai nemmeno commentato alcuna sentenza. Chiedo una cosa reciproca. Non possono pretendere alcuni magistrati militanti di insultare i politici a piacimento per poi pretendere rispetto». «Che la giustizia sia in crisi - ha detto Castelli tornando al Palazzaccio dopo aver accompagnato il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi - è noto da molti anni, anzi da decenni. E quindi ogni anno il pg denuncia questo stato di fatto. Però per la prima volta vediamo alcune luci. Il procuratore ha dichiarato che nei processi civili sono più quelli che vengono esitati di quelli che sopravvengono. Quindi questo è un dato fondamentale che segna un'inversione di tendenza». Nel giorno dell'inaugurazione dell'anno giudiziario l'Associazione nazionale magistrati, attraverso il suo segretario Carlo Fucci, è tornata a minacciare l'astensione dal lavoro contro la riforma in discussione al Senato. Fucci ha preso spunto dalle parole del Pg della Cassazione, Francesco Favara, che ha riconosciuto alla magistratura il merito di aver fatto calare la tensione con il mondo politico, per avvertire: «Abbiamo un gran senso di responsabilità, ma se non ci saranno risposte alle nostre richieste ragionate di modifica della riforma e di intervento per migliorare l'efficienza del sistema non taceremo. Insomma, se stiamo arrivando al capolinea, se non c'è volontà di ascolto, non potremo non attuare la protesta». L'Anm ha annunciato che, in occasione dell'inaugurazione di sabato, affiggerà in tutte le Corti d'appello un manifesto nel quale viene affermato che il governo in questo anno si è occupato più di portare un attacco all'indipendenza dei giudici che di trovare le risorse e adottare le misure per aumentare l'efficienza della giustizia. Intanto, il presidente dell'Unione delle camere penali, Ettore Randazzo, ha annunciato di portare oggi a Strasburgo la protesta al Parlamento europeo contro il sistema giudiziario italiano. Lo ha fatto nel giorno in cui ha disertato la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Una scelta compiuta in polemica con la stessa natura della manifestazione, che lascia spazio solo al procuratore generale della Cassazione, e cioè al rappresentante dell'accusa. Randazzo ha comunque letto la relazione del pg Favara ed esprime un giudizio severo: «È la fisiologica relazione dell'organo dell'accusa che concepisce il processo solo come difesa sociale». Fra i tanti passaggi che non sono piaciuti a Randazzo c'è il riferimento alle responsabilità degli avvocati per i tempi troppo lunghi dei processi.

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