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Il bilancio del 2002 va annullato

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Lo rende noto la stesa Parmalat Finanziaria che informa di aver ricevuto «l'atto di citazione con il quale la Consob ha chiesto al Tribunale Civile di Parma la dichiarazione di nullità o comunque l'annullamento della delibera Assembleare del 30 aprile 2003 di Parmalat Finanziaria spa, previo accertamento della non conformità del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2002 alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione, nonchè l'accertamento della non conformità del bilancio consolidato al 31 dicembre 2002, approvato dal Cda nella seduta del 28 marzo 2003, alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione». «L'articolo 157 del testo unico della finanza -spiegano alla commissione di controllo- prevede un intervento esplicito in questi casi, che dovrebbero essere molto rari. Purtroppo nell'ultimo anno, l'articolo è stato usato ben 4 volte: nel caso di Cirio, della Gandalf, di Giacomelli e ora appunto Parmalat. Il commissario straordinario, Enrico Bondi, dovrebbe presentare fra qualche giorno le richieste di certificazione dello stato di insolvenza per Parmalat finanziaria, Eurolat e Lactis, così come è già avvenuto per Parmalat spa. Si tratta di un passaggio dovuto a conferma del percorso già adottato per Parmalat spa, mentre non si sa per ora se sarà avviata la stessa procedura per Parmatour e Parma calcio. A proposito del Parma calcio, fonti vicine alla società calcistica spiegano che in questi giorni «si sta lavorando per trovare le soluzioni che permettano di andare avanti fino alla fine del campionato. Si è già manifestato qualche interesse da parte di cordate, ma è prematuro parlare di cessioni». Una ricapitalizzazione tramite la rinuncia di Parmalat a crediti vantati nei confronti della Parma Calcio. Questa una delle soluzioni prospettate da Enrico Bondi e dai suoi collaboratori. La soluzione sarà illustrata alla prossima assemblea che è in programma il 9 gennaio.

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