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Marzano chiede un'accelerazione: «Subito il piano»

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Anche ieri mattina ha ricevuto la telefonata di Enrico Bondi, il commissario straordinario dell'azienda, che lo ha aggiornato sulle ultime novità. Oramai, le giornate di Marzano iniziano tutte così. Lettura dei giornali e uno scambio di informazioni con il «grande risanatore». Il ministro delle Attività Produttive ha avuto come al solito una raccomandazione su tutte: fare presto. Fare presto a definire la situazione del gruppo, l'esposizione finanziaria e, soprattutto, cominciare a lavorare al piano di ristrutturazione. Non è una novità: i tempi rapidi sono diventati una vera ossessione in via Veneto. D'altro canto in tempi rapidi è stato preparato e varato (il 23 dicembre) il decreto per il salvataggio di Parmalat. Marzano ha trascorso in ufficio anche la vigilia di Natale per fissare i criteri di nomina del commissario straordinario (che ha anche poteri di commissario giudiziale) e «incoronare» Bondi. Che ora ha sei mesi tempo più altri tre per presentare il suo piano. Ma dal ministero fanno sapere che gradirebbero avere il documento anche prima. Magari, se sarà possibile, entro marzo-aprile. Altra indicazione data nei vari colloqui tra Marzano e Bondi è quella di cercare di mantenere unito il gruppo, evitando lo «spezzatino» del gruppo. Ovviamente, si fa anche notare, che non essendo ancora valutato il «buco» è impossibile scegliere la strada del risanamento. Anche se non si escludono le cessioni di partepazioni non strategiche (centrali del latte periferiche, come quelle calabresi) o il fitto del marchi (a cominciare da Mister Day e forse anche Santàl). Tutte ipotesi, comunque. Si vedrà nei prossimi giorni quando ministro e commissario potrebbero incontrarsi. F. D. O.

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