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Follini dell'Udc: non siamo da meno di Alleanza Nazionale e Forza Italia

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Marco Follini, a Napoli, al congresso regionale del partito, rilancia e decide di anticipare la convocazione della direzione nazionale dal 13 gennaio a lunedì 22 dicembre. «Come segretario nazionale ho il diritto e il dovere di motivare la squadra del mio partito, per questo dico che noi non siamo da meno di Forza Italia e Alleanza Nazionale». Il leader dell'Udc, sottolinea: «Noi vogliamo battere il centrosinistra, che non ci attrae e non ci convince. È un'alleanza divisa su tutto - ha aggiunto Follini - dentro la grande Arca di Noè che stanno cercando di costruire hanno opinioni tanto diverse». Per questo per Follini «occorre costruire un'opposizione e un'alternativa per farla vincere e sottrarsi a un destino (che mi sembrerebbe sommamente ingiusto) che immagina di fare della Campania la quinta regione rossa». «Scommettiamo - ha aggiunto - sull'alternanza, sul cambiamento, sul fatto che la dirigenza politica possa essere cambiata senza farsi scudo dell'articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori che vale moltissimo per chi lavora e vale un pò meno per chi ha responsabilità politica». E poi di nuovo sulla sinistra: «Siamo tutti curiosi di capire come voterà il centrosinistra e se voterà la stessa cosa avendo dentro di sè opinioni così difformi, contrastanti e laceranti su un punto decisivo che attiene al ruolo del nostro Paese, all'apporto che va dato a una vita internazionale particolarmente inquieta e turbolenta». Le forze di opposizione, aggiunge Follini, «si sono divise anche sulla legge per la fecondazione. Si è introdotta nel centrosinistra una lacerazione che evidenzia la difficoltà di far convivere sotto il tetto della stessa coalizione opinioni tanto diverse». E, ha concluso il leader dell'Udc, «si sono divisi perfino su Di Pietro». «Non riesco a capire come nell'anno di grazia 2003 l'argomento del posizionamento politico dell'ex pm possa costituire ancora oggi un argomento cruciale e decisivo per definire l'identità della coalizione». Sulla lista unitaria Follini si rifà a Casini: «Mi permetto di dire che la riflessione dell'onorevole Casini non sia aiutata dall'ultimatum dell'onorevole Sandro Bondi». «Casini ha fatto una riflessione importante -ha detto Follini- adesso riflessione chiama riflessione, c'è tempo per parlare di questo e di altro». Follini ha fatto riferimento all'Ulivo. «Romano Prodi ha dato appuntamento ai suoi il 13 e il 14 febbraio -ha detto il segretario nazionale dell'Udc- non ho capito bene se per segnare il principio o la fine della lista unitaria dell'Ulivo. Noi comunque arriveremo un pò prima». Alla domanda se la questione della lista unitaria sia o meno legata alla par condicio Follini ha risposto: «Tutto è legato a tutto, il mio pensiero sulla par condicio l'ho già detto». L'Udc rivendica la presidenza della Provincia di Latina. Lo ha ribadito sempre Follini. A Latina da due legislature il presidente dell'amministrazione provinciale è Paride Martella, di estrazione Ccd e non potendo essere ricandidato l'Udc chiede che sia comunque un uomo del proprio partito il candidato del centrodestra. «Dobbiamo evitare divisioni - ha detto Follini - qui come a livello nazionale, perchè è solo uniti che si vince. Essere uniti nel partito come nella coalizione, anche al momento di scelte come quella che si dovrà fare per la Provincia».

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