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Di Pietro non accetta «l'esame del dna»

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Antonio Di Pietro e Achille Occhetto cambiano strategia. Visto che le richieste di incontri e di confronti non hanno portato a nulla con le forze del cosiddetto triciclo, quella che ormai sta diventando famosa come la «strana coppia» inverte la rotta: fino a venerdì, giorno in cui hanno convocato la riunione della Costituente per il nuovo Ulivo, non vedranno più nessuno. Eccezion fatta per una trasmissione Tv che giovedì sera proporrà una «faccia a faccia» Di Pietro-Enrico Boselli, il leader dello Sdi che si oppone all'ingresso dell'ex Pm nella lista unitaria. Il presidente dell'Italia dei Valori infatti resterà a Strasburgo fino a giovedì pomeriggio. «Poi - spiega - decideremo noi venerdì quale sarà l'agenda dei nostri impegni. Decideremo noi insomma quali iniziative prendere. Non ci faremo più imporre colloqui o incontri da nessuno». A far cambiare atteggiamento ai due, secondo quanto si apprende, sarebbero state alcune prese di posizione dei «riformisti». Prima di tutte le richieste di incontro avanzate solo nei confronti del leader dell' Idv. E poi «le continue patenti di non riformista affibbiate» soprattutto a Di Pietro. Eloquente lo sfogo del presidente dell'Italia dei Valori contro Massimo D'Alema: «Leggo sulla stampa di oggi che D'Alema avrebbe dato incarico a Piero Fassino di farmi una specie di esame del dna per accertare se io personalmente e l'Italia dei Valori abbiamo un sufficiente tasso di riformismo e poi che ci sarebbero in corso degli incontri già programmati a tal fine». «Ma chi gliel'ha data a questi qua la patente di esaminatori? - chiede Di Pietro - E poi a quali incontri programmati si riferiscono? Gli incontri fra due persone si programmano in due. Quelli fra tante persone con tutte le persone interessate. E noi di Idv il problema che poniamo non è di avere qualche posto nella lista per le elezioni europee, ma di rimettere in moto il processo di aggregazione della Lista unitaria aprendola non solo a noi, ma a tutte quelle altre forze politiche, associazioni, movimenti, girotondi che vogliono parteciparvi». «Quindi - conclude - prima di accettare incontri politici-elettorali con quelli del Triciclo ci confronteremo con le realtà dei Movimenti. A cominciare da venerdì prossimo quando parteciperemo alla riunione del Comitato per la Costituente del Nuovo Ulivo promosso da Achille Occhetto». A Di Pietro non va bene nemmeno il comportamento di Prodi che in questi ultimi giorni ha avuto conversazioni telefoniche con molti esponenti del centrosinistra. «Non è possibile - dice l'ex pm - che a seconda dell'interlocutore che si trova dall'altra parte del filo lui dica una cosa diversa. Pone un veto sul nostro ingresso nella lista unitaria o no? A me ha assicurato di no. Anzi, ha ribadito che il suo è un progetto aperto a tutti, che serve per unire e non dividere. Ma quelli del cosiddetto triciclo dicono il contrario».

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