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Ospedale mette d'accordo Storace e Fini

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Presidente della Regione Lazio e vicepremier in difesa del Bambino Gesù

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A far tornare la speranza, dopo che i fondi di circa 50 milioni di euro sembravano spariti dall'ultimo testo della legge Finanziaria è stato ilo presidente della Regione Lazio, Francesaco Storace che in serata annunciva: «Forse oggi siamo riusciti ad evitare lo "scippo" di cento miliardi delle vecchie lire destinati all'ospedale del Bambin Gesu». Storace non ha fornito altri particolari ma si è detto molto soddisfatto di quanto avvenuto nel corso della giornata. In effetti già nel pomeriggio il governatore era insorto: «Ho la sensazione che il Lazio stia finendo nel mirino di Tremonti», aveva denunciato. Aggiungendo ancora: «Si sta violando un patto preciso si sta negando la parola d'onore del governo pronunciata nella conferenza Stato-Regioni e al Senato con una mazzata di cento miliardi di vecchie lire per la Regione depredando il finanziamento all'ospedale Bambino Gesù. Esprimo fortissima indignazione». Secondo Storace, quello che sta accadendo «è gravissimo, è un governo che non ci rispetta, che preferisce assegnare motu proprio risorse ad altre strutture ignorando le priorità della programmazione regionale e gli stessi patti sottoscritti in Vaticano. Non ne possiamo davvero più». Successivamente era scesa in campo Alleanza nazionale al massimo livello: «Il mancato finanziamento per l'ospedale Bambin Gesù è stato causato da un errore materiale al quale sarà posto immediatamente rimedio», affermavano in una nota il vice premier Gianfranco Fini e tutta la delegazione di An al governo (i ministri Altero Matteoli, Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri e Mirko Tremaglia). «Si tratta infatti - proseguiva la nota della delegazione della destra nell'esecutivo - di un impegno politico di grande importanza per tutta Alleanza Nazionale e in quanto tale, siamo certi, sarà pienamente rispettato». Nonostante le polemiche degli ultimi settimane, il partito di via della Scrofa s'è ritrovato unito proprio nella battaglia per l'ospedale pediatrico romano. E anche se Fini nella sua nota non ha fatto riferimento a Storace (i due non si parlano da quasi un mese) è sceso poi nei fatti al suo fianco. Tuttavia la Finanziaria aveva e ha scatenato proteste anche da parte del centrosinistra. L'assessore capitolino alle politiche economiche Marco Causi ha denunciato che «per Roma-capitale la Finanziaria 2004 non prevede neppure un euro: nelle bozze dei maxi-emendamenti che circolano in queste ore alla Camera e sui quali il governo ha annunciato la fiducia non risulta alcun finanziamento. «Se ciò venisse confermato - ha affermato l'assessore - nella versione finale dei testi, sarebbe un fatto molto grave». «Nel testo su cui il Parlamento sta per iniziare la votazione - spiega Causi - a quanto ci risulta non sarebbe incluso nè l'emendamento specifico per la legge 396 di Roma capitale nè il finanziamento per una struttura ospedaliera giudicata importante non per la sola città, come il Bambino Gesù». Il diessino Walter Tocci ha accusato inoltre il Governo di usare la fiducia anche «per impedire il decollo dell'Agenzia Satellitare a Roma». «Cancellare 175 milioni di euro per il progetto Galileo - ha affermato in una nota - è una decisione irresponsabile. Con il nostro emendamento, approvato dalla commissione Bilancio della Camera, si potevano evitare migliaia di esuberi nelle aziende di alta tecnologia di Roma e Rieti. Ora sarà tutto più difficile. Auspico che Storace faccia ricorso contro il governo difendendo gli interressi della nostra Regione. Per parte nostra continueremo la battaglia con altri strumenti parlamentari».

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