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«La montagna è fattore di sviluppo»

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La nuova legge sulle aree montane parte dal lavoro di mappatura delle aree con maggiori potenzialità di sviluppo e quelle con problematiche più critiche per identificare azioni durature per la salvaguardia dell'ambiente e delle comunità montane». Lo ha affermato il ministro per gli Affari regionali con delega per le politiche alla montagna, Enrico La Loggia, alla conferenza stampa ospitata dalla Fao. «Propongo - ha ribadito La Loggia - il riconoscimento della specificità della aree montane e ritengo che, sull'esempio della pregevole attenzione prestata al tema dalla Fao, occorra elevare la sensibilità e la militanza per la montagna troppo a lungo dimenticata». «La partnership internazionale sulla montagna - ha aggiunto La Loggia - è uno strumento operativo di coordinamento sugli obiettivi sanciti dal capitolo 13 dell'Agenda 21 e raccoglie una inedita quanto positiva intesa trasversale tra paesi per risoluzioni innovative su temi quali il sostegno a partnership pubblico/privato, l'approccio transfrontaliero, le donne di montagna». «Alla proposta della prima giornata mondiale sulla montagna aggiungo - ha concluso il ministro per gli Affari regionali - la valorizzazione di un prodotto tipico per ciascuna area del mondo che faciliti la mutua conoscenza della produzione alimentare di ogni angolo della terra». Da parte sua, il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, ha ricordato che «più della metà della popolazione mondiale, circa tre miliardi, dipende dalle acque montane per le coltivazioni, per generare elettricità, per bere e per dar da bere agli animali allevati. In ambienti aridi o semi-aridi le montagne forniscono dal 70 al 95% dell'acqua dolce».

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