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Manovra, sigarette più care per tappare il buco

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La legge finanziaria da mercoledì all'esame della commissione Bilancio di Montecitorio

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Sono due i nodi ancora irrisolti della manovra 2004 che spetterà alla Camera sciogliere. Certo il ricorso alla fiducia sul maxi-dl, che sarà votata mercoledì lasciandone invariati i contenuti, gli occhi sono puntati sul ddl Finanziaria, da mercoledì all'esame della commissione Bilancio di Montecitorio. Una discussione, quella che attende i deputati, che si prospetta serrata, vista dalle forze della maggioranza come l'ultima possibilità di avere voce in capitolo prima del terzo passaggio, più che altro formale, al Senato e il definitivo via libera dell'intera manovra. Le due priorità che attendono soluzione comportano uno stanziamento complessivo di circa 380 mln di euro: 180 per l'adeguamento all'inflazione dei trasferimenti agli enti locali e 200 per i rinnovi contrattuali del personale delle forze armate. Quanto alla copertura finanziaria, dopo che il Senato ha puntato sull'aumento dell'accisa dei superalcolici per finanziare la ricerca, non resta che un intervento sulla tassazione delle sigarette. In aggiunta agli aggiustamenti di tabelle e al taglio ai capitoli di spesa non prioritari, ultima spiaggia per raschiare il fondo di un barile, quello della disponibilità di cassa, sempre più vuoto. Rispetto al testo del ddl approvato a Palazzo Madama, sono attese alla Camera alcune modifiche a provvedimenti che hanno ottenuto il via libera senza il consenso di tutta la maggioranza. L'Udc, in particolare, appare determinata ad ottenere una rivisitazione della polizza anti-calamità sugli immobili, collegata a quella anti-incendio e di fatto resa obbligatoria. È invece del Governo il proposito di rimettere mano alla tassa sul volo, che prevede un'addizionale comunale di 1 euro per ogni passeggero e di un centesimo su ogni chilo di merce imbarcata sui voli nazionali. Sempre i centristi di Follini sono poi intenzionati a spingere l'ipotesi di un condono previdenziale. In tema di sanatorie, potrebbe arrivare a Montecitorio anche l'estensione del condono fiscale al 2002. Dovrebbero riproporsi come questioni «calde» anche gli stanziamenti a favore del Vaticano per l'acqua e il campus biomedico collegato all'Opus Dei, fortemente osteggiati dalla Lega. Ottenute le risorse richieste per università e ricerca, dovrebbe essere meno battagliera Alleanza Nazionale, anche se più di un parlamentare all'interno del partito di Fini, non ha ancora definitivamente perso le speranze di vedersi concesso il bonus «nonni», per le famiglie che hanno anziani a carico. I temi fondamentali da affrontare, conferma Guido Crosetto (FI) componente della commissione Bilancio della Camera, «sono essenzialmente i fondi per enti locali e forze armate e, forse, qualcosa ancora da definire sulla ricerca». Per quanto riguarda le risorse, «che sono poche», necessarie alla copertura finanziaria, «rimangono le sigarette e i tagli ad altri capitoli di spesa». Crosetto prospetta «un lavoro approfondito in commissione, cui spetterà gran parte della discussione, come indicato dalla circolare del presidente Casini». Secondo l'esponente azzurro, «uno degli argomenti più caldi sarà il condono previdenziale, su cui insiste l'Udc». Un'ipotesi che vede Crosetto «contrario, anche se dovrà essere il Governo a pronunciarsi», perché «c'è il problema tecnico della cartolarizzazione dei crediti che, anche se parziale, è pur sempre un problema», e perché «c'è un problema politico: per quest'anno in finanziaria c'è un numero di una tantum più che sufficiente». Un giudizio questo che, da parte di Crosetto, può essere esteso anche alla possibilità di una estensione del condono fiscale al 2002.

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