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Fini punta alla Difesa, Marzano in bilico

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E adesso ha cominciato a tornagli in testa: la Difesa. In via XX settembre oramai lo sanno bene. Sanno bene che il ministro Antonio Martino da un po' di tempo è sempre meno gradito ad An e al suo leader. Ad aggravare la situazione ci hanno pensato anche le recenti prese di posizione del titolare del dicastero, che si sono aggiunte a quella che in via della Scrofa chiamano «scarsa incisività». Sarebbe questo il «ministero di serie A» che la destra reclama e non gli Esteri, come accreditavano le indiscrezioni dei giorni scorsi. Fini potrebbe chiedere direttamente il siluramento di Martino, destinato ad un incarico internazionale (ma quale?), e assumere la delega. C'è anche un altro dicastero che sta suscitando gli appetiti della destra e anche (ma meno) dei centristi: le Attività produttive. I rapporti tra il ministro, Antonio Marzano, e il suo vice, Adolfo Urso (proprio di An) erano brutti. Ora sono pessimi. Alla guida del dicastero di via Veneto aspira Gianni Alemanno che vorrebbe lasciare «in eredità» le Politiche Agricole a Urso che così verrebbe promosso ministro. Dare il benservito a Marzano non sarà semplice, visto è molto stimano al Quirinale. Nelle voci che si rincorrono tornano come al solito i ministri tecnici, quelli che non hanno partiti alle spalle. I più indicati sono sempre gli stessi: Pietro Lunardi, titolare delle Infrastrutture, Lucio Stanca (Innovazione tecnologica) e Girolamo Sirchia (Salute). Ma neppure i loro nomi tra i silurandi sono una novità. Altra strada invece, particolarmente cara al premier, è quella di aggiungere qualche poltrona, invece che togliere o sostituire qualche uomo. Secondo gli uomini vicini al presidente del Consiglio, si potrebbe avere un «assestamento della squadra di governo», con una diversa distribuzione di deleghe, con un aggiustamento di poteri. In questa chiave assume un po' di quota l'ipotesi di «spacchettamento» del ministero dell'Economia, che attualmente raccoglie ben cinque competenze di ex dicasteri: Bilancio, Tesoro, Finanze, Mezzogiorno e Partecipazioni statali. Troppo potere nelle mani di un solo uomo, Giulio Tremonti. Possibile che le ultime due possano essere scorporate per formare un nuovo gabinetto. Ma da affidare a chi? F. D. O.

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