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Gheddafi non parla di immigrati

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Ne dà notizia l'agenzia libica 'Janà. Nel colloquio si è parlato di rafforzamento della sicurezza, della stabilità e della pace nel mondo. Secondo la Jana le due parti «hanno confermato l'importanza di fare del Mediterraneo un lago di sicurezza, di pace e di cooperazione». A quanto pare nel corso del colloquio non sarebbe stato fatto alcun accenno al tema dell'immigrazione. Un argomento che nei giorni scorsi ha provocato polemiche con accuse alla Libia di non fare nulla per bloccare le partenze dei battelli di disperati che partono dalle coste africane diretti in Italia. Si è detto anche che Gheddafi manterrebbe questo atteggiamento allo scopo di fare pressione sull'Europa sul ritiro dell'embargo nei confronti della Libia. Intanto ieri a Bruxelles per favorire l'occupazione dei giovani tunisini nel loro Paese, la Commissione Europea ha annunciato un programma comunitario dotato di 48 milioni di euro, con cui sarà cofinanziato un "miglioramento" del sistema universitario e di formazione professionale nel vicino Stato arabo. Attuato in cooperazione con il Governo di Tunisi, questo programma consisterà nella creazione o nella riforma dei centri di formazione professionale, nonché nell'istituzione di un centro di gestione delle risorse in ciascuna università tunisina, per una miglior qualità del'insegnamento e maggiori relazioni con altri atenei. Lo stesso programma, incluso nella Strategia dell'UE per la Tunisia relativa agli anni 2002-2006, promuoverà anche l'autonomia delle università di quel Paese. Lo scopo dichiarato di quest'iniziativa è "rafforzare le possibilità di impiego dei laureati (o diplomati) tunisini".

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