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Nuovo vertice Ue dei capi di Stato e di governo a metà novembre

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Dal Consiglio attendiamo risultati concreti verso la firma del trattato a Roma». Silvio Berlusconi arriva al palazzo Justus Lipsius inseguito dalle polemiche politiche italiane, ma si cala subito nel ruolo di presidente di turno del Consiglio Europeo. In preparazione del primo Consiglio presieduto dall'Italia nel suo semestre di turno, il premier ha incontrato ieri sia il presidente della Commissione Romano Prodi, sia quello dell'Europarlamento Pat Cox. E ha formulato l'augurio di un «deciso passo avanti verso un'Europa che sia capace di essere protagonista nel mondo», proprio durante questi due giorni di Bruxelles che sarà dedicata in buona parte alla Conferenza Intergovernativa sulla Costituzione europea e alle questioni economiche legate al rilancio della crescita. Un'auspicio, quello di Berlusconi, che Romano Prodi condivide appieno, chiedendo ai tutti i capi di governo dei 15 di «non impantanarsi in una lotta di potere sulle riforme istituzionali», e di fare «un salto di qualità». Ma il presidente della Commissione è ottimista: «I punti da risolvere non sono molto complicati, mi auguro che sarà una Cig breve». E giudica un segnale particolarmente favorevole il fatto che per la prima volta nella storia dei Consigli europei, un capo di stato delegherà un altro a votare per lui: è il caso del cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, che dovrà lasciare i lavori in anticipo e ha delegato il presidente francese Jacques Chirac a rappresentarlo: «È un primo esempio di superamento delle logiche nazionali». Per quanto riguarda le famose tensioni con il premier italiano, Prodi è deciso nel chiudere la polemica: «Per favore, finiamola»!, sbotta con i giornalisti: «Non ho mai sollevato nessun conflitto, di nessun tipo. Il comportamento istituzionale che ho avuto e avrò fino in fondo è perfetto». Alludendo alla «delega» di Schroeder a favore di Chirac, un giornalista chiede: «Si farà rappresentare da Berlusconi, domani?». Prodi ne esce con una battuta: «Non sono ancora uno stato membro». Proprio il presidente del Consiglio italiano, durante l'incontro di ieri pomeriggio (durato un'ora e definito «molto cordiale»), ha avanzato a Prodi e Cox la prima proposta di questo Consiglio: convocare un vertice informale per metà novembre, per lavorare tra capi di governo sui nodi principali della Cig.

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