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«C'È una parte della sinistra che pensa si debba attaccare Berlusconi.

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Inutile negarlo, mi pare evidente. Insomma, Violante non è isolato, ma è in minoranza». Emanuele Macaluso, una delle menti della sinistra italiana, editorialista del Riformista, parla piano, pesa le parole ma spiega: «C'è questa parte della sinistra che vuole esasperare le cose, esasperare i toni, pensa sia necessario colpire Berlusconi, abbatterlo». E Violante è uno di questi? «Certamente ha detto una cosa che quella parte della sinistra condivide. Insomma, non mi pare che sia solo». È in maggioranza? «Non credo. Sono una minoranza all'interno della sinistra». Ma nè il segretario dei Ds, nè il presidente lo hanno smentito. Condividono? «Fassino è negli Stati Uniti per una riunione del Pse con il Partito Democratico Usa». D'Alema però è in Italia e dice che c'è una montatura a freddo sulle parole di Violante? «No, l'attacco a freddo è di Violante. Poi su quello c'è chiaramente una strumentalizzazione». Ma il clima politico era ancora molto caldo, non è vero? «Vero, ma non si stava parlando di questo tema. Non si parlava di mafia e Violante stesso è partito da una dichiarazione del presidente del Consiglio, quella sui "giudici matti"». E allora? «E allora quelle di Berlusconi sono parole di due mesi fa e non erano nel dibattito di questi giorni». È possibile che Violante cerchi così di mettersi alla guida di quella sinistra radicale? «Alla guida? È già alla guida del gruppo alla Camera...». Insomma, che cerchi di mettersi alla guida della sinistra-sinistra «orfana» di Cofferati? «No, francamente non vedo questo disegno. Non vedo neanche un disegno politico da parte di Violante». E allora perché? «Lo chieda a lui». F. D. O.

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