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«DOMENICA scorsa abbiamo avuto una sorta di amplesso televisivo durato cinque ore e mezza con milioni ...

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Solo alla fine di «Domenica in» Paolo Bonolis si è lanciato in un monologo in cui ha fatto diretti riferimenti alle polemiche e «strali lanciati sulla trasmissione» in questa settimana, dopo il sondaggio dei «Basta» vinto da Berlusconi. Bonolis ha stilato la sua classifica dei «Basta», dove al primo posto si trova proprio il desiderio di riprendersi il suo programma. Al secondo posto c'è un grande «basta» ai nomi e cognomi e poi a chi vede complotti politici da ogni parte e alle esagerazioni della stampa. «Nessuno è schierato - ha detto il conduttore - da una parte o dall'altra. La politica è una cosa importante. Fare nomi e cognomi è uno sbaglio anche perché ci sono sedi istituzionali per farlo. Sicuramente c'è un disagio nella politica, ma non vorremmo strumentalizzazioni della trasmissione». E ancora: «Vorremmo che "Domenica in" fosse una trasmissione di gioia, allegria, nella quale aprire una finestra sul disagio delle persone». E per questo, come promesso, ha fatto ascoltare alcune telefonate arrivate durante la settimana. «Basta a questo mondo che non ha valore» ha detto Mirella di Roma. Un'altra signora ha tuonato: «Basta alla "Prova del cuoco" per due volte al giorno, non abbiamo soldi per mangiare». «Basta con la solitudine, non voglio più stare sola» si è sfogata una ragazza in lacrime. E la mamma di un ragazzo handicappato: «Basta a quelli che si sentono famosi e giocano con la vita delle persone». Sono questi i «Basta» a cui Bonolis vuole dare spazio: «Deve restare aperta una finestra perché possano venire fuori questi disagi. La battaglia dei nomi e cognomi è sterile» e poi ha invitato il pubblico a «continuare a dire basta». Avvisaglie della sua lotta interna c'erano state durante il programma. «Uno mette tutta questa allegria nel fare il programma - aveva sottolineato prima - e ti capitano 56 secondi alla fine che ti bruciano la settimana». Non sono mancate però le soddisfazioni: «Per la prima volta sono stato a "Porta a Porta" ha detto. Inarrestabile ha attaccato «L'Unità»: «È stata una settimana esagerata, prima il quotidiano ha titolato Bonolis megafono del governo, poi dell'opposizione e infine della gente».

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