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Tutti i diritti e i doveri del cittadino europeo

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La cittadinanza europea è un insieme di diritti e doveri, riconosciuta a tutti i cittadini di ciascuno Stato membro; il Trattato Ce (all'art. 17) infatti stabilisce che «è cittadino dell'Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro». Pertanto, nel momento in cui si acquista la cittadinanza di uno degli Stati membri (in genere con la nascita), si acquista automaticamente anche la cittadinanza europea. Il signor Rossi nasce in Italia il 30.10.03 alle ore 13.15, il signor Rossi alle 13.15 del 30.10.03 è cittadino italiano e cittadino europeo. La cittadinanza europea non sostituisce quella nazionale, ma ne è un complemento. In quanto cittadino europeo, ciascun cittadino italiano ha una serie di diritti e doveri riconosciuti dal Trattato Ce. Dei doveri non si fa menzione nel Trattato, i diritti invece, sono stabiliti dagli articoli successivi, e precisamente sono: Libertà di circolazione e soggiorno — Tutti i cittadini dell'Unione devono poter circolare e soggiornare liberamente all'interno dei Paesi membri, senza ostacoli di alcun tipo. Ciò significa che, in teoria, ciascuno dovrebbe poter attraversare la frontiera senza mostrare alcun documento di identificazione; tuttavia tale regola può essere derogata per motivi di sanità pubblica, ordine pubblico, sicurezza pubblica, per cui può accadere che il controllo avvenga ugualmente alle frontiere. Si pensi al periodo in cui si stava diffondendo il virus «ebola» o ai casi di latitanza internazionale di criminali. In questi casi i controlli vengono effettuati nell'interesse del cittadino. Eleggibilità attiva e passiva nello Stato di residenza e al Parlamento europeo — Ciascun cittadino ha il diritto di partecipare alle elezioni del Paese di residenza anche se non è cittadino di quello stesso Stato; quindi, se il nostro signor Rossi si trasferisce in Francia e vi risiede, avrà diritto di partecipare alle elezioni comunali, nonché a quelle del Parlamento europeo. Partecipare alle elezioni significa sia eleggere (elettorato attivo), che essere eletti (elettorato passivo). Diritto di presentare petizioni al Parlamento — Ciascun cittadino europeo ha, inoltre la possibilità di rivolgersi direttamente al Parlamento europeo per presentare istanze su materie rientranti nel campo d'azione della Comunità. Tale previsione permette a ciascuno di noi di integrare direttamente con il Parlamento europeo, realizzando un vero e proprio dialogo aperto con l'Istituzione Comunitaria che negli ultimi anni ha assunto una posizione di grande rilevanza. Diritto di rivolgersi al mediatore europeo — Il mediatore europeo è una figura introdotta da un decennio circa, allo scopo di fornire ai cittadini dell'Unione uno strumento immediato contro la cattiva amministrazione degli organi comunitari. Pertanto il cittadino che avesse critiche da rivolgere ad una delle Istituzioni Comunitarie, potrà farlo rivolgendosi al mediatore europeo. Si badi bene, sia nel caso in cui si rivolga al Parlamento, sia nel caso in cui si rivolga al mediatore, il cittadino dell'Unione ha il diritto di comunicare in una delle lingue ufficiali della comunità e di ricevere risposta nella stessa lingua. Le lingue ufficiali sono tutte quelle di ciascuno Stato membro. Tutela diplomatica nei Paesi terzi — Ciascun cittadino dell'Unione ha diritto, nei paesi terzi in cui non vi sia una rappresentanza diplomatica del proprio paese, ad avere assistenza da parte della rappresentanza diplomatica di un qualunque paese membro. Il signor Rossi si reca in Marocco (paese non facente parte dell'Unione europea, quindi «terzo») ove, sfortunatamen

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