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In arrivo un decreto per riavere i bimbi negli spot

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Io sono soddisfatto: andare avanti e indietro fra Camera e Senato può far comodo a qualcuno ma non a noi...». Il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri lo dice chiaro a tondo. Il governo non farà emendamenti al disegno di legge sul riassetto radiotelevisivo quando inizierà il dibattito al Senato. Gasparri aggiunge: «L'approvazione alla Camera è un dato estremamente positivo e io mi occupo e gioisco di questo: tutto il resto, riguarda fatti che non mi interessano». Lo stesso ministro minimizza quanto accaduto a Montecitorio e sostiene che che le modifiche ai due articoli della legge, votate alla Camera, sono «assolutamente ininfluenti»: «Escludere i bambini dagli spot, quando qualcuno pensava di escludere gli spot dai programmi per bambini, mi sembra una misura francamente eccessiva. Ecco perché, a questo punto, la legge può rimanere così com'è, visto che le modifiche non sono state apportate su punti sostanziali». Il ministro sottolinea anche di essere stato «impegnato sulla tutela dei minori molto più di quanto non abbia mai fatto il centrosinistra che, quando ha governato, dei bambini se ne è fregato. Io - ricorda - ho introdotto il comitato per l'applicazione del codice di autoregolamentazione che il centrosinistra fece senza garantire gli interventi. E sempre io ho proposto l'inserimento, nella legge sul sistema Radio-Tv dell'articolo 10 a tutela dei minori, mentre loro non hanno mai fatto niente per i bambini. La tutela dei minori è una cosa seria». «In ogni caso - conclude Gasparri - se si vuole intendere la modifica avvenuta come un segnale contro lo sfruttamento dei minori, per me va benissimo. Sono ben altre le cose importanti della legge». Il governo, tuttavia, vuole evitare le modifiche al testo al Senato, altrimento il disegno di legge dovrebbe tornare ancora alla Camera e i tempi slitterebbero troppo. La soluzione sembra essere quella di lasciare il testo com'è e modificarlo con un decreto, sul quale i tecnici del ministero sono già al lavoro. Il ddl Gasparri, tuttavia, potrebbe essere discusso a Palazzo Madama quando sarà finito l'esame della Finanziaria e quindi non prima del 20 novembre (salvo complicazioni). Il decreto rispristina spot non arriverà prima di dicembre. F. D. O.

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