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La decisione del messaggio presa con Tremonti: «In Europa tutti stanno modificando la previdenza»

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Ma soprattutto di fronte ad una «situazione insostenibile dal punto di vista economico e sociale», si rende quanto mai urgente e ineludibile una riforma previdenziale che si colloca nel solco dell'Europa e che potrà garantire «le pensioni di tutti nel futuro» e quindi «il benessere degli anziani e quello dei giovani di oggi quando lo diverranno». Silvio Berlusconi decide con Tremonti, Letta e Bonaiuti di andare in tv e a reti unificate spiega la riforma delle pensioni. E, guarda caso, segna anche il debutto presidenziale per la neo-annunciatrice Rai Virginia Sanjust di Teulada, la bruna 26enne, figlia di Antonellina Interlenghi, che insieme a 5 giovani colleghe ha esordito il 21 settembre sulle reti pubbliche. La riforma delle pensioni è «giusta», «saggia», e consentirà «a tutti di vivere nella sicurezza e nel benessere», spiega il Capo del Governo, che sottolinea il «coraggio» che nessun altro ha mai avuto, di affrontare un problema che «tutti riconoscono». «Oggi molti paesi europei - afferma il premier - dalla Francia alla Germania all'Austria, hanno riformato i loro sistemi pensionistici. Lo hanno fatto i governi di centrodestra come quelli di centrosinistra. E questo dimostra che la riforma è utile e necessaria. Coloro che si ostinano a negare questa verità non rendono un buon servizio al Paese» e «ci sta ingannando. Berlusconi entra quindi nel merito della proposta del governo, «ineludibile» anche perché siamo 58 milioni, viviamo più a lungo, e il sistema pensato mezzo secolo fa «non è più sostenibile». Non ci saranno modifiche per chi è già in pensione, nè di qui al 2008 per chi vuole andarci, e ne ha maturato i diritti. Conferma gli incentivi: un salario aumentato del 32%, per chi vuole invece rimanere a lavorare. Dal 2008 per andare in pensione ci vorranno 40 anni di contributi oppure, indipendentemente dai contributi versati, 65 anni di età per gli uomini e 60 per le donne. Berlusconi spiega, sottolinea, evidenzia e si rivolge agli italiani come una persona vicina: «Care amiche, cari amici», dice più volte. Applaude la maggioranza. Nania (An): «Ha detto la verità agli italiani». Leone (Fi): «La sinistra ringrazi». Ma l'opposizione non ci pensa neppure. «Insoddisfacente», «pura propaganda», per il coordinatore nazionale dei Ds Chiti: «Berlusconi come sempre - dice - sceglie il monologo e non accetta il confronto nè con i leader dell'opposizione nè con quelli dei sindacati». «L'uomo delle promesse miracolose ha fallito. L'uomo che aveva firmato su una scrivania il sogno di pensioni migliori per tutti comincia a fare i conti con la dura realtà», afferma il leader della Margherita, Francesco Rutelli. I sindacati non commentano il discorso, lo faranno oggi. Ma hanno fatto già sapere di non condividere la riforma e sono ad un passo dallo sciopero generale.

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