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Giallo sulle dichiarazioni del ministro serbo ai suoi

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Il ministro della Giustizia serbo, Vladan Batic, ha aperto un vero e proprio giallo sugli incontri italiani avuti nelle 24 ore precedenti. Lasciando intendere, nemmeno troppo allusivamente che nei colloqui con il ministro della Giustizia italiano, Roberto Castelli, i due abbiano raggiunto una intesa più o meno vicendevole. Da una parte la Serbia metterà fin dalla prossima settimana a disposizione degli italiani 12 testi rilevanti per l'inchiesta sull'acquisto di Telekom Serbia. Dall'altra l'Italia assicurerà prima un trattamento carcerario "leggero" e un immediato processo di appello e poi eventualmente l'estradizione di un militare srebo detenuto a Roma. Si tratta del maggiore pilota Emir Sisic, condannato nel maggio scorso all'ergastolo per avere abbattuto nel lontano 1992 in Croazia un elicottero con a bordo un ufficiale italiano, uno francese e tre sottufficiali italiani. Batic ieri ha sostenuto di essere sicuro del rilascio del militare serbo. Secondo l'agenzia di stampa Beta, che ha parlato telefonicamente con il ministro serbo, Batic avrebbe spiegato di «avere raggiunto un accordo con Castelli per firmare un trattato di scambio dei prigionieri fra Serbia a Italia, che scatterà per tutti i detenuti con condanna definitiva. Castelli verrà a Belgrado per questa ragione. A Roma ho assicurato allora cooperazione fra i due governi nelle indagini sulla vendita di Telekom Serbvia alla Telecom italiana, che allora si chiamava Stet. Le autorità italiane infatti sospettano che sotto ci fossero casi di corruzione...».

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