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Mini-ticket sui farmaci per ridurre la spesa

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Sarebbe questa una delle ipotesi su cui si sta lavorando per la messa a punto della prossima Finanziaria. «Non si tratterebbe - sottolineano fonti parlamentari - di un provvedimento per far cassa, ma di uno strumento virtuoso per calmierare la spesa e soprattutto da attuare cum grano salis». Non si sarebbe comunque di una novità dell'ultima ora perchè, proprio l'introduzione di un ticket era stata chiesta nei giorni scorsi da Confindustria. E sempre dagli industriali è arrivato ieri un altolà al Governo: non si tocchino gli incentivi alle imprese perchè si rischia la «paralisi burocratica». Intanto un'altra proposta sembra del tutto tramontata: quella del condono previdenziale, anche se, si fa notare da ambienti della maggioranza, molte proposte inizialmente smentite sono proprio quelle su cui ora si lavora (leggi condono edilizio). Comunque il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha ribadito che l'ipotesi «è stata accantonata soprattutto dal ministero dell'Economia perchè sarebbe inefficace e non darebbe gettito, data la cartolarizzazione persino del contenzioso Inps. Non ha senso fare un condono nella situazione esistente e, per ciò che riguarda l'emersione del sommerso, non produrrebbe nessun elemento di efficacia». Per questo, su suggerimento del Ministero di via XX Settembre «ho chiesto di non metterla». Ma qualcosa sul sommerso in Finanziaria potrebbe comunque esserci: «Interventi sul sommerso sono alla nostra attenzione - conferma Alberto Giorgetti (An) anche se per il momento non sembrano esserci grandi idee sul tavolo e comunque il gettito sarebbe estremamente basso». Infatti, secondo Giorgetti, «la platea interessata sarebbe del tutto marginale». Altre smentite arrivano sull'ipotesi di un taglio ai Comuni e alle province con la manovra 2004 che alcuni quantificavano in 1,8 miliardi di euro: il primo a smentire è il Tesoro spiegando che il taglio di trasferimenti agli enti locali di 1,8 miliardi di euro «è già previsto dalla Finanziaria 2003 e fa parte di un accordo sottoscritto dalle Regioni nel patto per l'Italia». «È solo una sciocchezza» dice anche il sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas che aggiunge: «Abbiamo soltanto prospettato una diversa modulazione del Patto di Stabilità. Quindi le ipotesi avanzate sono prive di fondamento anche perchè il taglio di 1,8 miliardi è quello previsto dalla precedente Finanziaria». La finanziaria - ribadisce il sottosegretario - «non metterà le mani nelle tasche dei cittadini, nè tanto meno nelle tasche dei comuni». Gli enti locali, invece, parteciperanno alla manovra per la loro quota percentuale. Nonostante le smentite però sull'argomento nasce una polemica e l'Anci spiega che i tagli di cui si parla «sono stati previsti già nella Finanziaria 2003». Smentisce però anche Osvaldo Napoli, vice responsabile Enti Locali di Forza Italia. Un capitolo però resta ancora aperto: i fondi per Roma capitale già l'anno scorso al centro di numerosi scontri anche all'interno della Cdl. Il problema lo pone Paolo Cento (Verdi), secondo il quale «La scure del governo Berlusconi colpisce pesantemente i cittadini romani: i tagli previsti in finanziaria sono inaccettabili» a proposito dei 500 milioni di euro che rischiano di non arrivare nelle casse della capitale.

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