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Casini chiede un clima più sereno Fisichella insiste: «Urgenti le riforme sul piano sociale ed economico»

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Lo ha sottolineato il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini interpellato in proposito dai cronisti a margine dei lavori dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa a Napoli. «Constato - ha detto il presidente della Camera - che c'è una volontà di fare le riforme, che il centrodestra ha messo a punto una sua proposta su cui si sono registrate anche delle disponibilità espresse da parte del centrosinistra nei confronti di un ragionamento. Non ci sono state quindi chiusure preconcette nei confronti di una riflessione e questo mi fa piacere». Ad una domanda dei cronisti se questo possa essere l'anno nel quale le riforme saranno compiute, Casini ha risposto che «se le forze politiche vorranno e riterranno prioritarie le riforme istituzionali, certamente ci sarà modo di delineare un percorso parlamentare». Il presidente della Camera ha quindi espresso «apprezzamento per l'iniziativa di Francesco D'Onofrio». La sua iniziativa «mira proprio ad approfondire un dialogo tra i due poli sulle riforme prima ancora del loro approdo nella sede parlamentare». Sulle riforme il vice presidente del Senato Domenico Fisichella ritiene necessario riprendere il discorso in materia economica e sociale mentre invita alla prudenza su quelle istituzionali, auspicando un dibattito «su linee di correttezza» perchè - avverte - «non abbiamo bisogno di sfasciare le istituzioni». È possibile, dopo le polemiche estive, riprendere la strada delle riforme? «Me lo auguro, ma non ne sono sicuro - risponde Fisichella, a margine della riunione della Commissione Permanente dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, in corso a Napoli - me lo auguro perchè questo è l'interesse del Paese, soprattutto per le riforme che hanno a che vedere con la politica economica e sociale». Il vice presidente del Senato conferma, invece, le proprie riserve in materia di riforme istituzionali: «Ritengo che in questo ambito, viceversa, si debba tenere una straordinaria prudenza, perchè, così come sono in qualche modo prefigurate, queste riforme comportano fattori di rischio che non possono essere sottovalutati». Occorre invece «focalizzare l'attenzione sui grandi problemi economico-sociali, perchè è li che si vince la sfida della competizione con gli altri paesi europei, e dell'Europa nei confronti della altre aree del pianeta». In materia di riforme istituzionali, Fisichella non individua motivi d'urgenza: «Credo che possiamo riflettere ancora un pò. C'è il tempo, non c'è particolare necessità di vedere trasformato il Senato, di vedere trasfigurata la Corte Costituzionale. Non sono queste le vere questioni importanti in questa fase». Anche se le riforme istituzionali erano nel programma della Casa delle Libertà? «I termini in cui le riforme istituzionali sono state di volta in volta articolate - spiega il vice presidente del Senato - presentano elementi di variazione piuttosto significativi. Il fatto che nel programma siano state messe anche le riforme non significa che necessariamente si debbano fare riforme che possono comportare danni per il Paese». E allora quali sono le possibili previsioni sull'avvio delle riforme istituzionali? «Le mie previsioni - sottolinea Fisichella - sono condizionate dal fatto che si vota tra non molti mesi per le elezioni europee e che nello stesso arco di tempo si vota anche per elezioni locali. Sono condizionate dal fatto che l'anno successivo si rivota e quindi è chiaro che gli equilibri politici condizioneranno fortemente l'iter dei lavori, anche per quel che riguarda le riforme istituzionali».

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