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Ulivo, D'Alema con Rutelli nel sostenere la lista unica

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La discussione sulla lista unica per le elezioni europee vivrà nei congressi e le conclusioni saranno tratte nel congresso nazionale, previsto adesso nelle prime settimane del 2004 ma, poiché si svolge questo dibattito, è ragionevole immaginare che i tempi possano essere accorciati». Così Francesco Rutelli, nella conferenza stampa alla festa della Margherita, ha preso atto della necessità di risolvere quanto prima possibile lo scontro interno, dovuto al «no» opposto da molti ex Popolari, fra i quali Gerardo Bianco, Ciriaco De Mita, Franco Marini e Nicola Mancino, all'idea di andare a una sorta di fusione con la sinistra. A dare man forte a Rutelli nel sostenere la sua linea (il leader della Margherita ha tenuto ieri anche a far sapere che il sondaggio sul sito internet del partito sta dando una schiacciante maggioranza a favore della lista unica) ieri a Lerici è giunto anche Massimo D'Alema il quale ha avuto un colloquio di circa 20 minuti con l'ex sindaco di Roma e poi dal palcoscenico ha sposato in pieno la proposta Prodi di dar vita a una lista unitaria alle europee come prima tappa verso la costruzione di una forza riformista. Se questa proposta sarà in campo, ha detto D'Alema, Prodi «sarà lì» senza stare in panchina, ma ha aggiunto che parlare oggi di una sua candidatura «significa creargli fastidi, una cosa inutile e vacua». In circa 2 ore di faccia a faccia, D'Alema ha trovato anche il modo di riconoscere l'importanza del contributo di grandi personalità come Mancino, De Mita e Bianco, oggi restii ad accettare il passaggio verso la lista unica, alla vittoria dell'Ulivo del 96, portando un pezzo della tradizione democratica e popolare nel centro sinistra.

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