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Mambro-Fioravanti a Cossiga: «Siamo innocenti»

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È una questione di principio, un dovere verso nostra figlia e anche il dovere di tener sveglia la coscienza di chi cerca la verità su 85 morti». Lo scrivono Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, condannati per la strage di Bologna, in una lettera che hanno affidato al presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga perchè la faccia pervenire al Meeting di Rimini. «Signor presidente - scrivono i due ex Nar - sappiamo della sua stima per il Meeting di Comunione e liberazione. È un appuntamento che a distanza abbiamo sempre seguito, attratti anche dal fatto che il loro settimanale "il Sabato" fu il primo ad occuparsi seriamente del nostro processo a Bologna». E a Cossiga i due scrivono perchè, si legge, «traspare il coraggio, la competenza ma anche la sua pietà cristiana nelle parole di pacatezza con cui ha più volte proposto di aiutare quelle poche centinaia di ex "ragazzi" che sotto una bandiera o l'altra hanno "dichiarato guerra allo Stato". Lei - affermano Mambro e Fioravanti - è un punto di riferimento per noi che sappiamo di avere delle colpe gravi».

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