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BOLZANO — Alleanza Nazionale ha preso posizione contro un intervento fatto dal presidente della giunta ...

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Si tratta della massima onorificenza tirolese, tradizionalmente conferita il giorno di Ferragosto in ricordo del giorno dell'Assunta, quando, nel 1809, l'eroe antinapoleonico e antibavarese Andreas Hofer affidò in un voto il Tirolo alla Vergine perchè lo proteggesse dalle truppe francesi. «Non si può non stigmatizzare - si legge in una nota della segreteria altoatesina di An - le dichiarazioni improvvide del presidente della giunta provinciale Luid Durnwalder sul riconoscimento di onorificienze ad alcuni personaggi, come un terrorista degli anni sessanta altoatesino e la madre dello stragista Siegfried Steger. Sostenere, come si è sostenuto, che coloro ai quali oggi sono resi direttamente o indirettamente onori, nel passato hanno avuto il merito di accelerare con le proprie azioni terroristiche il processo autonomistico significa misconoscere la storia, ma soprattutto asportare la memoria dei lutti, dei dolori, delle sofferenze infinite procurate dagli attentati in Alto Adige». «La presa di posizione del presidente Durnwalder - dice la nota - non solo appare intempestiva ma anche inadeguata e ferisce quanti hanno ancora vivo il ricordo delle terribili sofferenze subite e patiscono ancora oggi il dolore per una ferita aperta che non ha potuto essere sanatà. Alleanza Nazionale «non comprende in alcun modo le ragioni per cui il governo tirolese abbia voluto assegnare a terroristi ed alla madre di uno di essi, fra i più criminali come Siegfried Steger, onorificenze al merito del Land, perchè non si comprende quali meriti possano essersi guadagnati coloro che hanno seminato odio e sono ricorsi alla violenza». «Il percorso verso l'autonomia - conclude la nota - non deve riconoscere meriti in alcun modo a chi ha ignorato il rispetto delle regole democratiche e del rispetto reciproco, il percorso verso l'autonomia era ed è un percorso ineluttabile che è stato piuttosto reso ancora più difficile dal terrorismo che ha diffuso insicurezza e paura in parte della popolazione altoatesina, quella di lingua italiana oggetto della violenza. Il fatto che il presidente Durnwalder sottovaluti questa pagina della storia altoatesina è grave e va duramente censurato».

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