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Al via trattativa per Presidenza del Consiglio e Agenzia fiscali

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Come per gli enti locali, anche ieri l'incontro è stato di carattere generale per fissare il calendario delle riunioni che si terranno ai primi di settembre con l'obiettivo dichiarato dei sindacati di rinnovare i contratti entro il mese. L'Aran ha presentato le due direttive elaborate dal governo che non sono però del tutto piaciute a Cgil, Cisl e Uil. «Siamo preoccupati - spiega il segretario nazionale della Fp-Cgil Carlo Podda - perché ci sono degli elementi, come l'aumento dell'orario di lavoro da 36 a 40 ore o il nuovo inquadramento del personale della presidenza del Consiglio, che non condividiamo affatto». Stesse critiche sollevate anche da Salvatore Bosco, segretario generale della Uil-Pa, contrario alla modifica dell'orario e alla definizione di una nuova area professionale «punitiva per chi non è in possesso di una laurea». «Le direttive non vanno bene - sottolinea anche Rino Tarelli segretario generale della Cisl-Fps -. I contratti si fanno al tavolo della trattativa e non scrivendo le direttive». Cisl e Cgil ribadiscono che il negoziato dovrà comunque essere rapido ed agile per poter chiudere i contratti entro settembre, lo stesso mese in cui i sindacati devono anche presentare la nuova piattaforma per il prossimo biennio. Per l'Usae (Unione sindacati autonomi) si ritorna al passato. «Le direttive sono inaccettabili - spiega il segretario generale Usae Adamo Bonazzi - e le risorse inadeguate. Anche nelle aziende private si sa che le ristrutturazioni non si fanno a costo zero».

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