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Ulivo con lista unica, Prodi cerca di convincere i dubbiosi

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..Nascedalla richiesta che la gente fa continuamente, essere uniti». Romano Prodi torna sulla proposta di una lista unitaria dell'Ulivo per le prossime elezioni europee e cerca di rassicurare la coalizione. Da Alberese, dove sta trascorrendo un periodo di vacanza, il professore evita di polemizzare con coloro che si sono schierati contro: «volevo solo portare un pò di respiro europeo nella politica italiana. inizia l'estate - osserva - ed è tempo di riflettere su una proposta che non nasce da nessun disegno machiavellico ma da quella che è la richiesta che la gente fa continuamente: essere uniti, essere insieme e dare un respiro europeo alla politica del nostro Paese». Di tutto questo, prosegue Prodi, «se ne riparlerà a settembre». «In ogni caso - rileva - il problema esiste, e anche se esso non sarà risolto positivamente questo dibattito avrà comunque dato un grande impulso alla riflessione. Ma io credo - conclude fiducioso - che a Settembre si potrà proseguire il nostro discorso con la stessa serenità con la quale lo abbiamo cominciato». Ma la lista unica continua a far discutere il centrosinistra, diviso trasversalmente tra frenatori, oppositori e sostenitori entusiasti. Ieri è stato Franco Marini a spiegare che per la coalizione la lista unica è un rischio che non può permettersi anche perchè rappresenta «la pietra miliare del partito democratico», opzione contro cui l'ex segretario del Ppi si è sempre battuto. «Se perdiamo le Europee - dice Marini - finiamo col bruciare Prodi ed essere sconfitti alle Politiche. Il centro-destra, invece, potrebbe iniziare un rilancio forte. Dobbiamo prendere atto - argomenta Marini - che la proposta i Prodi non è matura. In queste condizioni la lista unica sarebbe una scommessa. Anche i più ottimisti mettono un punto interrogativo. Io non voglio farla la scommessa, perchè posso perderla, rischiando di compromettere gli ultimi due anni di legislatura, mentre se gestiamo bene la nostra pluralità, da qui ad un anno, vinciamo sicuramente. Dall'inizio ho detto che ero contrario. Non vedevo le condizioni, ma non mi sono opposto a far partire gli esploratori. Per rispetto a Prodi, accettato da tutti come il nostro leader. E in ogni caso sia chiaro: io non voglio tirare per la giacca Prodi anche perchè lui non se la fa tirare, decide con la testa sua». A Marini replica a stretto giro di posta Franco Monaco, da sempre vicinissimo al professore: «Franco Marini - afferma - si preoccupa per l'esito della sfida elettorale se l'Ulivo si presenterà con una lista unica. Ma per chi ha ambizione e visione la politica è sempre una sfida, specie in una stagione di grandi cambiamenti e, soprattutto, per chi si professa riformista». Monaco, poi, ritiene infondata l'obiezione di Marini sulla competizione che ci sarebbe tra Margherita e Ds sulle preferenze: «Ma non sarebbe ancora più lacerante - osserva - la competizione sui voti tra liste distinte concorrenti tra loro?». Quanto al problema irrisolto indicato da Marini della proiezione europea dell'Ulivo, l'esponente prodiano sostiene che «esso può essere risolto in avanti prefigurando un gruppo nuovo, autonomo e plurale di riformisti nel Parlamento Europeo». «'Un gruppo - aggiunge - che poi potrà esercitare anche una certa attrazione nei confronti di certe forze riformiste europee che sono in sofferenza nell'ambito dei gruppi tradizionali». Quanto alla sfida europea, Monaco individua due fattori determinanti a favore della scelta della lista unica: «Innanzitutto la disponibilità di Prodi, che si è già esposto su questo progetto; e poi, la spinta visibilissima ed energica del popolo dell'Ulivo che , come dimostrano recenti sondaggi, invoca tra le forze della coalizione una unità che sia concretamente visibile». Chi invece continua a puntare sull'opzione prodiana è Enrico Boselli, leader dello Sdi. In favore della proposta Prodi interviene Giovanna Melandri, diessina da sempre vicina a Walter Veltroni.

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