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La cassa integrazione è cresciuta del 37,5%

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Se nei primi quattro mesi del 2002 ammontava a poco più di 50 milioni di ore, nello stesso periodo di quest'anno ha sfiorato i 70 milioni. Si conferma, quindi, la tendenza degli ultimi anni: dal 2000 ad oggi, infatti, l'aumento complessivo è stato dell'80%. È quanto emerge da uno studio realizzato dal Censis per Italia Lavoro, l'Agenzia tecnica del ministero del Welfare per le politiche attive del lavoro. Colpa della congiuntura, non c'è dubbio, ma «il fenomeno - avverte Natale Forlani, amministratore delegato di Italia Lavoro - è anche strutturale». Ad aumentare, nell'ultimo anno, è stata soprattutto la cassa integrazione straordinaria, che copre il 60,8% delle ore complessivamente autorizzate. Dal 2002 gli interventi straordinari sono cresciuti del 74,1% (da 24 a 42 milioni di ore) contro il +3,7% di cassa ordinaria (da 26 a 27 milioni). Sull'aumento degli interventi straordinari incidono soprattutto le misure destinate agli operai, per i quali il numero di ore è quasi raddoppiato (+94,3%). Mentre, per la cassa integrazione ordinaria, l'incremento riguarda gli impiegati nel 27,3% dei casi. I lavoratori più interessati ai provvedimenti di cassa integrazione sono quelli dei comparti in crisi ormai da tempo, primo fra tutti il meccanico. Sei cassintegrati su dieci sono tute blu. Il settore assorbe la maggior parte degli interventi (60,2%) e, dall'anno scorso, la cig è aumentata del 126%, superando i 41 milioni di ore. Invariata la situazione nell'industria edile, cui è destinato il 9,1% dei trattamenti e dove nell'ultimo anno il numero di ore autorizzate è cresciuto «solo» del 18%. Stesso andamento per il settore chimico, il terzo per numero di interventi (6,4%), che ha registrato un aumento del 36,8% delle ore di cig. In controtendenza il tessile, che copre il 5,5% dei provvedimenti. In questo caso le ore di cig sono diminuite del 12,1%. In calo anche le misure rivolte al settore dell'abbigliamento e arredamento, interessato dal 3,9% dei provvedimenti, con un -12,1%. Migliore la performance, invece, per trasporti e comunicazioni, dove il numero di ore di cig è diminuito dell'84,3%.

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