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I NUOVI CONSIGLIERI DEI MINISTRI

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Sadun, Polillo, Savona, ed ecco la linea del Quirinale

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Più che i re poterono i consiglieri. Ad incidere nel cambiamento di rotta del governo è stata anche la girandola di cambiamenti negli staff dei ministri che ha influito sulle scelte. E a chi si riferiva Rocco Buttiglione quando giorni fa in un'intervista parlava di un suo «amico» con il quale valutare il Dpef? Forse con l'ex ministro repubblicano Paolo Savona, con il quale di recente ha ricominciato a sentirsi telefonicamente. Anche Gianni Alemanno ultimamente ha preso a chiedere consigli a Gianfranco Polillo, direttore del dipartimento Affari Economici, che è stato, tra l'altro, al vertice dello staff di Tremonti. Al ministero dell'Economia infatti Polillo era arrivato per guidare la segreteria tecnica, dopo essere stato al comando del servizio studi della Camera dei Deputati. Poi è stato chiamato dal premier a Palazzo Chigi, dove ha stretto il proprio rapporto con il ministro delle Politiche Agricole e con il vicepremier Fini. Proprio Polillo e Savona, sostengono ambienti governativi, avrebbero spinto per il recupero della concertazione, una linea tra l'altro molto gradita al Quirinale. Giulio Tremonti, invece, non può oramai più far a meno di Arrigo Sadun, direttore generale dell'Analisi Economica. Lo hanno definito l'«estensore materiale» del Dpef. A lui si devono le 129 pagine del documento, ma anche le successive tre versioni, allegati compresi. È sempre al fianco di Tremonti nelle riunioni che contano e soprattutto non si è mai staccato da lui nelle ultime notti, quando a via XX Settembre le trattative sul testo sono entrate nella fase calda. Per non dire bollente, quando si è cominciato a dibattere sulle singole parole. Il ministro dell'Economia gli ha chiesto cortesemente di uscire soltanto quando la trattativa si è fatta politica, l'altra notte, quando cioè all'interno della stanza delle trattative sono rimasti soltanto Tremonti, Baldassarri, Alemanno, Buttiglione e Miccichè. Poi si è aperta la porta e il ministro delle Politiche Agricole ha consigliato ai suoi di prendere la strada di casa, si sarebbe fatto notte e soprattutto la questione era tutta politica, non èiù tecnica. Sadun è molto apprezzato tra le fila del centrodestra tanto che è stato anche editorialista per Ideazione, la rivista politico-culturale diretta da Mimmo Minnitti e tra gli ospiti del Circolo di Marcello Dell'Utri. Poche parole che contano e che hanno cambiato la politica del governo. F. D. O.

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