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La Commissione ha già incontrato nei giorni scorsi Unicredit, Intesa e Mediobanca

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E lo fa proprio in una settimana calda per l'economia, quella cioè in cui viene presentato il Dpef atteso per mercoledì sera in Consiglio dei Ministri. E quindi viene a cadere in un momento molto delicato e decisivo per i nostri conti e soprattutto per la manovra del prossimo anno. Dopo gli incontri con alcuni dei maggiori istituti di credito italiani (Intesa, Unicredit e Mediobanca), avuti a Milano all'inizio della settimana, i tecnici di Washington si preparano ora a toccare temi più scottanti come pensioni, Dpef, mercato del lavoro e previsioni macroeconomiche, sui quali hanno già raccolto diverse informazioni nella due giorni romana nel corso della quale hanno incontrato Bankitalia, Isae e alcuni rappresentanti del Ministero del Welfare. Sugli argomenti di dettaglio di questi primi appuntamenti non è trapelata alcuna informazione. Secondo alcune indiscrezioni, però, il documento di programmazione economica e finanziaria così come le pensioni sono stati due dei temi sul tavolo. «Con Bankitalia abbiamo parlato degli argomenti di cui parliamo ogni volta che veniamo in Italia» ha affermato il capo della delegazione dell'Fmi, Carlo Cottarelli, precisando però che è ancora «troppo presto» per poter dare un giudizio sullo stato dell'economia italiana. Da oggi, dopo un week end di incontri informali e qualche svago in giro per la capitale, il quadro clinico dell'Azienda Italia sarà probabilmente più chiaro: la delegazione statunitense dovrebbe infatti incontrare rappresentati del Ministero dell'economia, delle Authority ed i sindacati, oltre che alcuni esponenti del Governo. Sui temi più caldi, quindi, i sei tecnici arrivati da Washington ascolteranno sia l'esecutivo che le parti sociali e potranno farsi una chiara idea dell'Italia. Se per quanto riguarda il sistema finanziario ed i suoi orientamenti il quadro è già in parte definito (all'appello mancano gli incontri con la Consob e l'Abi, ma sono già stati incontrati alcuni istituti e Borsa Italiana), per tutto il resto la strada che i delegati del Fondo dovranno percorrere è ancora lunga. Quindi per i sei tecnici di Washington è prevista una settimana di fuoco a Roma, con tempi molto serrati ed un fitto calendario di appuntamenti. La delegazione avrà modo così di vedere, ascoltare e valutare le reazioni al nuovo Dpef.

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