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L'AMARCORD DI POMICINO

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Se la ride Paolo Cirino Pomicino, uno degli ultimi ministri (nel '90) del Bilancio politici che aveva come contr'altare un ministro del Tesoro tecnico, Guido Carli. Anche se l'ex esponente democristiano (di fede andreottiana) subito fa due pèrecisazioni: «Primo, sono stato il miglior ministro del Bilancio. Secondo, Carli era un tecnico ma non come quelli di oggi». In che senso, scusi? «Che quando divenne ministro del Tesoro era già stato governatore della Banca d'Italia, ministro del Commercio Estero, presidente di Confidustria e aveva fatto un paio di legislatura come senatore». Insomma, non era proveniva direttamente dall'Università? «Non era un tecnico professorale come quelli che ci sono in giro oggi. Era abituato alla mediazione e anche alla mediazione politica». Lo spacchettamento dell'Economia potrebbe essere la soluzione alla quasi crisi? «Guardi, questo non lo so. Tutto quello che posos dire è che le competenze che oggi ha Tremonti dovrebbero essere divise in tre: Bilancio, Tesoro, Finanze. O almeno Bilancio e Tesoro da una parte e Finanze dall'altro. Non si è mai visto che tutto è in mano di un'unica persona. E che coalizione è? Tutto in uno solo? E gli altri? Che ci stanno a fare?». Il problema resta la maggiore collegialità, la cabina di regìa è tramontata, sembra non resti altra possibilità che un rimpasto a gennaio... «La cabina di regìa è una fregnaccia, una cosa da ridere. La maggiore collegialità si realizza in un solo organismo: il consiglio dei ministri. Punto. Il resto so' chiacchiere». Ma in consiglio dei ministri i provvedimenti arrivano già belli e scritti. È proprio questo che contestano An e Udc? «Senta, io dico ai miei carissimi amici Buttiglione e Follini, ma anche Fini: siete voi che dovete costringerlo a darvi i testi di decreti e disegni di legge prima». E come? «Non ve li dà prima? Neanche le bozze? Bocciateli in Consiglio dei ministri. Ho visto fior di leggi Finanziarie e non ho mai visto che ai colleghi del governo non venissero date neanche le bozze. Ma stiamo scherzando?». Probabilmente non è solo questione di avere le bozze qualche giorno prima... «E va bene, capisco. Allora, fatevi dare i testi dei provvedimenti, li fate leggere a chi ci capisce e poi si decide. Si è sempre fatto così, non capisco perché tanto stupore». La Lega resterà al governo? «Ma certo». F. D. O.

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