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Fiori: ora che An è nella cabina di regia avviamo la perequazione della previdenza

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Per Publio Fiori, esponente di An e vicepresidente della Camera questo è il momento giusto. On. Fiori, cosa potrebbe cambiare nella battaglia sulla «retribuzione differita» dei pensionati? «Alleanza nazionale è sempre stato il primo partito che ha posto il problema dell'aggancio delle pensioni alle retribuzioni come punto centrale della sua politica sociale. Nel programma delle ultime elezioni è scritto che An si impegna ad approvare una legge che agganci le pensioni alle retribuzioni. La Corte costituzionale ha più volte ribadito che (sentenza 1/1991, nda) la pensione è una retribuzione differita nel tempo. La pensione deve avere lo stesso andamento delle retribuzioni. Altrimenti la pensione è destinata a perdere il suo potere di acquisto. Nascono le pensioni di annata, che commisurate all'anno nel quale il lavoratore è andato in pensione e non invece all'aumento del costo della vita per permettere al pensionato di condurre una vita dignitosa». Oggi c'è una svolta dopo la sconfitta nell'ultima Finanziaria? «Dopo la Finanziaria ho posto al mio partito il problema in termini ultimativi. Ho detto che abbiamo assunto degli impegni con 18 milioni di pensionati. Su questo abbiamo svolto la campagna elettorale. I cittadini ci hanno votato e dobbiamo mantenere questi impegni. All'interno della maggioranza non tutti sono d'accordo. A questo punto dovevamo trovare uno sbocco positivo nei programmi del Governo». L'adeguamento che chiedete contrasta con la delega previdenziale? «Non c'entra nulla perché la delega riguarda la riforma del sistema pensionistico e su come dovrà essere determinata la pensione. Qui si tratta di riconoscere che la pensione è una retribuzione e che è illegittimo dare aumenti a chi lavora e non darli a chi è in pensione». Avete quantificato l'onere finanziario della «retribuzione differita»? «Non lo abbiamo contabilizzato perché la nostra proposta non chiede l'aggancio totale ed immediato di tutte le pensioni a tutte le retribuzioni. Ci rendiamo conto delle difficoltà che esistono. Nell'emendamento che giace alla Commissione Lavoro della Camera abbiamo chiesto che quando le organizzazioni sindacali rinnovano i contratti, con aumenti ai lavoratori in servizio, devono tener presente anche pensionati. Questo significa che un avvio di aggancio deve essere fatto». Con Fini nella Cabina di regia cosa cambia? «Ora che An è entrata nella Cabina di regia il problema sarà affrontato e Fini utilizzerà questo ruolo per adempiere agli impegni presi in campagna elettorale. Adesso che An ha la responsabilità della politica economica del paese non possiamo più eludere questo dovere politico e morale nei confronti dei pensionati. L'importante è partire con una norma che avvii il processo di perequazione delle pensioni e che dal prossimo Dpef arrivi un segnale da previsione che consenta ad ottobre nella Finanziaria lo stanziamento delle prime somme necessarie».

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