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IL PRC COMPATTO APRE ALL'ULIVO

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Bertinotti vuol governare insieme al centrosinistra

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Al parlamentino del Prc, i cui lavori si sono conclusi nella tarda mattinata di ieri, il documento della segreteria ha ottenuto 65 voti a favore e 17 contrari, raccogliendo anche il consenso dell'«Ernesto»: il gruppo di Claudio Grassi, che aveva presentato un documento alternativo con il direttore di Liberazione Sandro Curzi in una precedente riunione della direzione, ieri infatti ha votato compatto la proposta del segretario. Il documento della minoranza trotzkista guidata da Marco Ferrando ha ottenuto 9 voti a favore e cinque astensioni, mentre solamente due sono stati i sì per un testo presentato, praticamente a titolo personale, da due delegati. «È stato superato ogni rischio di divisione e non c'è stata nessuna rottura a sinistra», spiega Marco Ferrero della segreteria nazionale, rilevando che il partito ha fatto «una scelta chiara non solo sulla creazione di rapporti con il centrosinistra per l'alternativa, ma anche sulla costruzione di una opposizione forte comune a Berlusconi ed al suo governo». Parte dunque ufficialmente il processo di apertura di Rifondazione a tutto il centrosinistra. Un percorso verso il «confronto tra molti» che, come ha ammesso lo stesso Bertinotti nella sua relazione, «non è scontato nell'esito, ma va perseguito con grande determinazione, facendo pesare le istanze dei movimenti e procedendo in direzione dell'innovazione del partito». La minoranza trotzkista ha ribadito la necessità di lavorare alla costruzione di un «polo autonomo anticapitalistico in Italia contrapposto al centrodestra ed alternativo al centrosinistra nelle sue componenti liberali». Dopo la bocciatura rispetto alla richiesta di un congresso straordinario del partito, Marco Ferrando ha annunciato che la sua corrente lavorerà per promuovere a livello locale una petizione per il congresso che, ha detto, «sta già cominciando ad ottenere consensi in tutta Italia». Nell'ambito del comitato politico, Bertinotti ieri ha rinnovato il suo appello al centrosinistra per un'«immediata iniziativa comune» delle opposizioni sulla politica economica, «per portare subito in Parlamento il problema sociale e promuovere un dibattito parlamentare sulla politica economica del paese».

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