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Trapani, rosa-azzurro in Provincia Giulia Adamo: «Vittoria sofferta»

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In altri termini, la poltrona trapanese va al centrodestra, quelle di Caltanissetta e Siracusa al centrosinistra. La stessa musica, invece, non ha suonato sull'unico comune capoluogo siciliano dove s'è svolto il battollaggio: Ragusa. Qui l'Ulivo ha strappato alla Casa delle libertà la poltrona di sindaco, occupata fino a ieri dallo sconfitto, Domenico Arezzo, passandola ad Antonio Solarino. In sintesi, è il risultato emerso ieri, in Sicilia, dal secondo turno elettorale di queste amministrative, che ha messo in campo il ballottaggio in tre Province e in 18 comuni della Sicilia. Tirando le somme, delle otto province isolane su nove (Ragusa esclusa) chiamate al voto, cinque (Pa, Tp, Ag, Me, Ct) sono andate alla Cdl - e così stavano le cose prima del voto - e tre (En, Cl e Sr) al centrosinistra - anche in questo caso, lo stesso schieramento politico li governava prima. Detta così appare un pareggio, per la politica. Ma non sarebbe un'esatta considerazione, perché alcune riflessioni vanno fatte. Prendiamo la Provincia di Trapani, ad esempio. Qui più che la politica ha vinto l'uomo, o meglio dire la candidata azzurra, Giulia Adamo. Ha battuto il suo avversario di centrosinistra, Baldo Gucciardi, con il 52,7% dei consensi contro il 47,3%. Cifre che fanno emergere, delle evidenti debolezze all'interno della CdL, sottolineate dagli stessi protagonisti della politica, locale e nazionale, sin dalla vigilia. Basti pensare che al primo turno la Adamo ha ottenuto il 48,1% e Gucciardi il 33,9%. In più, il candidato di Alleanza nazionale e di alcuni «dissidenti» di Fi e Udc ha prodotto un 18% che, osservando i dati di ieri, viene difficile capire dove sia andato a finire. Certo, l'astensionismo, e non solo a Trapani, ma in tutta l'isola, ieri ha fatto anche la sua parte. Ma la Adamo ha vinto soprattutto per l'apporto di voti del collegio di Marsala, guidato da un'amministrazione di centro sinistra, che le ha dato il 68 per cento dei voti. In merito alla spaccatura del Polo, interviene Bobo Craxi (Nuovo Psi), che ha dato manforte alla Adamo in queste elezioni e per il quale, la vittoria di Giulia Adamo «farà scuola, perché la Casa della libertà vince contro una sinistra confusionaria, inconcludente ed ambigua dimostrando che si può governare benissimo anche senza la destra giustizialista e arrogante». Una boccata d'ossigeno sul piano politico, invece, arriva all'Ulivo. E non tanto per aver incassato la vittoria a Ragusa, ma per il semplice fatto che ha messo in moto una macchina elettorale più compatta rispetto agli avversari. Di certo, la questione An finirà sul tavolo romano. Ed è lo stesso presidente dell'Assemblea siciliana, Guido Lo Porto, a sollecitarla al numero uno del suo partito, Gianfranco Fini.

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