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Ulivo, litigano sinistra e moderati

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L'Ulivo ha messo in piazza lo scontro interno proseguendo in aula la difficile riunione dei capigruppo del centrosinistra che si era svolta martedì e che aveva sancito la rottura tra Udeur e Sdi da una parte e gli altri partiti dell'Ulivo dall'altra. Le due componenti del gruppo misto avevano immaginato un altro percorso per il Lodo Maccanico, più aperto al dialogo con la maggioranza. Ma Bordon e Angius hanno bocciato questa ipotesi in modo poco rispettoso e qualcuno nella Margherita aveva parlato di "alto tradimento". Ieri, a riaprire le danze ci ha pensato il senatore socialista Ottaviano Del Turco, con un'intervista dal titolo eloquente: «Questo Ulivo non va da nessuna parte» ha annunciato quello che sarebbe stato il clima all'interno dell'Ulivo in assemblea. E in aula è riandato in scena lo scontro, che certo non è stato gradito dal capogruppo della Margherita Willer Bordon e da quello dei Ds Gavino Angius. Quando del Turco prende la parola per la propria dichiarazione di voto, il dibattito si avvia alla conclusione. Tra gli applausi dei gruppi della maggioranza, il senatore dello Sdi ha ricordato la battaglia comune nel 1913, mai più ripetuta, tra le varie anime del socialismo sull'immunità: «Uno dei pochi punti di contatto - ha ricordato Del Turco - e di unità tra l'anima massimalista, quella che occupava le fabbriche, che organizzava gli scioperi a rovescio, che occupava i campi, e l'ala riformista, quella che organizzava le cooperative e le società di mutuo soccorso». Per poi ricordare ad Angius: «So che nel suo gruppo c'è gente che pensa che l'Italia sia la Colombia e che ci sia uno scontro tra narcotrafficanti e squadroni della morte. L'Italia non è questo». Per poi concludere: «Penso che questa sia l'occasione per Gavino Angius, per il compagno Angius, di ricordare le posizioni dei socialisti con maggiore rispetto di quanto non abbiano fatto in questi giorni». E giù applausi dalla maggioranza. Il risultato è che all'opposizione sono mancati i 9 voti di Udeur e Sdi e il quorum si è abbassato favorendo la maggioranza, che comunque avrebbe visto passare il provvedimento.

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